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1980 - Dopo 50 anni di assenza, l’ultima edizione sul suolo francese risaliva infatti al 1930, l’ISDT, l’ultima International Six-Days Trial, tornò in Francia, nell’Alta Loira, a Brioude, il cuore pulsante dell’enduro francese, disciplina sportiva sviluppatasi in ritardo rispetto al resto dell’Europa, ma che stava rapidamente crescendo, recuperando il tempo perduto.
La 55a edizione si corse dal 22 al 28 settembre, impeccabilmente organizzata dal Moto Club d’Auvergne, per la gioia di 433 i piloti iscritti alla partenza, in rappresentanza di 19 nazioni.
Oltre alla folta schiera di piloti provenienti dagli USA e dall’Australia, per la prima volta, anche il Messico schierò un suo Team, mentre un solo pilota giapponese rappresentò il paese del sol levante.
La prova si dimostrò sin dall’inizio abbastanza dura e selettiva, e solo 228 piloti tagliarono l’ambito traguardo finale.
La selezione si dimostrò particolarmente evidente nella classe 50, dove si ritirarono, uno dopo l’altro, tutti i favoriti della vigilia.
Il primo a ritirarsi fu Tomasi su Fantic, seguito da Perego su AIM, il 4° giorno toccò a Brinkmann su KTM, e poi Dario Salvi.
La vittoria arrise agli unici due superstiti Luca Benedetti su AIM, seguito dal francese Daniel Delavault su Fantic.
Nel gruppo di sei moto ufficiali, BMW R80 G/S, da 798 cc, bicilindriche a corsa corta per ridurre al massimo l’ingombro laterale, fece la sua comparsa anche un prototipo da 1000 cc, con più di 60 cv di potenza e meno di 140 kg di peso.
La prestazione complessiva non fu all’altezza delle aspettative, e solo due BMW conclusero la prova, condotte in gara da due maestri del settore, Rolf Witthöft e  Kurt Fischer.
Veramente formidabile la prestazione degli italiani, autentici fuoriclasse che dominarono in tutte le classi più elevate, schiacciando MZ e Jawa al rango di comparse.

Guglielmo Andreini, Elia Andrioletti, Gualtiero Brissoni, Gianangelo Croci, Andrea Marinoni ed Augusto Taiocchi si aggiudicarono il Trofeo senza rivali in grado di insidiare il loro indiscusso primato.
Al 2° posto si piazzò la Cecoslovacchia, seguita da 3° Svezia, 4° Francia, 5° Svizzera, 6° DDR, 7° Olanda, 8° RFA, 9° GB, 10° USA, 11° Austria, 12° Australia, 13° Polonia, 14° Canada, 15° Finlandia, 16° Messico.
Il Team della Germania Occidentale, composto da Arnulf Teuchert, Bert von Zitzewitz, Reinhard Christel e Rolf Witthöft, vinse il Vaso d’Argento, seguito da 2° Svezia, 3° Cecoslovacchia, 4° DDR, 5° Olanda, 6° Francia, 7° Polonia, 8° Svizzera, 9° Canada, 10° USA, 11° Australia, 12° Finlandia, 13° GB, 14° Italia, 15° Belgio
La classe 50 fu vinta da Luca Benedetti su AIM, la classe 75 da Stanislaw Olszewski su Simson, la classe 100 da Arnulf Teuchert su Zündapp, la classe 125 da Harald Stronssenreuther su KTM, la classe 175 da Klaus Bemd Kreutz su Zündapp, la classe 250 cc da Elia Andrioletti  su KTM, la classe 350 cc da Augusto Taiocchi su KTM che risultò anche il vincitore assoluto, la classe 500 da Guglielmo Andreini su SWM, la classe 750 da  Antonio Villa su KTM e la classe oltre 750 da Manfred Rossel su Maico.

1981 – Gli anni 80 furono forieri di grandi novità.
Nel 1981, infatti, fu introdotta la nuova classe 80, cha accorpava, sostituendole, le prime tre classi, 50, 75 e 100 cc.
Contemporaneamente, anche la denominazione della manifestazione più rinomata, mutò da ISDT International Six-Days Trial, in ISDE International Six-Days Enduro. 

Ringraziamo per la gentilissima collaborazione e competente consulenza
l’amico Giorgio Mazzoleni.


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