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PUCH (1903 – 1987)
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1968 – La Puch affronta la nuova stagione con rinnovato impegno, il cambio a sette marce per tutte le cilindrate e un’importante acquisizione, il tedesco Rolf Witthöft.
Sparisce la marmitta sdoppiata e resta pressoché immutato il look, ma le potenze di cui venivano accreditati i motori erano strabilianti:
9,5 cv a 10.500 g/m per il 50cc, 17 cv a 8000 g/m, per il 125 e 19 cv a 7500 g/m per il 166 cc.
Con queste moto la Puch partecipò ufficialmente al Campionato Europeo, che vide Rolf Witthöft trionfare nella classe più combattuta, la 125.
In tutte le altre classi la presenza delle Puch fu significativa per l’intera stagione e non mancarono certo importanti affermazioni, come alla Sei Giorni di san Pellegrino (30 settembre – 5 ottobre) dove Norbert Gabler si classificò primo della classe 100 e Walter Leitgeb, secondo della classe 175.
Sempre nella stessa occasione Stefan Pachernegg (Puch 50) risultò primo nella prova di velocità in pista a Monza, con 85,009 km/h.
Il positivo bilancio della gara è sottolineato da quattro 4 medaglie d’oro (Pachernegg, Gabler, Leitgeb e Dietrich), quattro d’argento e “solo” 7 sette ritiri su 17 partenti.

1969 – Sull’onda dei costanti progressi e del susseguirsi di splendide vittorie, le mitiche Puch col serbatoio rosso e cromato si ripresentano in forze a tutte le prove di Campionato Europeo.
Il 1969 fu un anno ricco di successi che vide l’intera squadra crescere e affermarsi a tutti i livelli.
Grandiosa la prestazione complessiva alla Valli Bergamasche (6/ 7 giugno) con Heribert Dietrich 2° della classe 50, Norbert Gabler 2° della classe 100, Rolf Witthöft 1° della classe 125 e Walter Leitgeb 1° della classe 175.
Ancora una volta, il Team Puch composto da Dietrich, Leitgeb e Witthöft, vinse anche la speciale classifica riservata alle Squadre d’Industria.
La stagione fu coronata anche da un prestigioso titolo assoluto; Walter Leitgeb e la sua Puch 175 si laurearono Campioni Europei.
Ciononostante, la Puch annunciò di voler ridurre il proprio impegno nelle corse, limitandosi ad assistere in forma indiretta i piloti o le squadre private.

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