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1934 – Nel 1934 l’ISDT si spostò nuovamente in Germania, a Garmisch-Partenkirchen ed i protagonisti dello scontro al vertice furono ancora Germania e Inghilterra, senza grosse novità.
Infatti l’equipaggio tedesco era ancora composto da Henne, Stelzer e Mauermayer, completo di sidecar e del passeggero Kraus, tutti in sella a delle BMW, conquistò il Trofeo, mentre altri tre piloti inglesi F.E. Thacker, R. Mc Gregor e L. Heath, vinsero il Vaso d’Argento.

1935 – La Sei Giorni del 1935 restò quindi, come da regolamento, in Germania, e si svolse ad Oberstdorf dal  9 al 14 settembre.
Stavolta i piloti tedeschi conquistarono entrambi i premi in palio.
Gli esperti Ernst Henne, Josef Stelzer, l’ex passeggero Kraus e J. Müller vinsero il Trofeo, dopo un serrato confronto con la squadra cecoslovacca della Jawa, che si piazzò alle spalle dei vincitori, mentre Arthur Geiß, Walfried Winkler ed Ewald Kluge conquistarono il Vaso d’Argento.
Il 13 maggio 1935, il tenente colonnello Thomas Edward Lawrence, mitico ufficiale dell’esercito ed agente segreto al servizio di sua maestà britannica, che riuscì da solo a sovvertire gli equilibri mondiali, incidendo profondamente nella storia dei paesi medio-orientali, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Lawrence d'Arabia, incorse in un gravissimo ed al tempo stesso oscuro, incidente.
Mentre percorreva una piccola strada di campagna a bordo della sua prestigiosa Brough Superior, nei pressi di Wareham, dove abitava, Laurence perse il controllo e cadde riportando gravi ferite.
Ricoverato nella sua abitazione, morì pochi giorni più tardi, il 19 maggio.

1936 – Si riparte dalla Germania, a Freudenstadt, ma gli inglesi si presentarono in forze, con uno squadrone di piloti eccellenti decisi a prendersi una bella rivincita.
L’equipaggio composto da  V. N. Brittain, G. E. Rowley e W. S. Waycott vinse il Trofeo, mentre il terzetto composto da R.  Mc Gregor, J. A.  McLeslie e  J. C. Edward si aggiudicò il Vaso d’Argento.

1937 – Dopo aver perentoriamente strappato entrambi i trofei ai tedeschi, nel 1937, l’ISDT ritornò nuovamente in Inghilterra, nell’ormai nota Llandrindod Wells.
Questa volta furono i tedeschi presentarsi in casa degli avversari con un Team di prim’ordine, che, sino all’ultimo, mantenne la prima posizione davanti ai padroni di casa.
V.N. Brittain, G.E. Rowley e W.S. Waycott riuscirono però a ribaltare la situazione e prevalere sui tedeschi nella prova finale di Donington Park, dove conquistarono il Trofeo a favore dell’Inghilterra per la diciannovesima volta, mentre il Vaso d’Argento se lo aggiudicò il terzetto olandese composto da A.P. van Hammersveld, G. Bakker-Schut e  J. Moejes.
Intanto, in Italia, dopo il promettente esordio del Raid Nord-Sud, sfociato nella Coppa del Duce, del 1932 che già allungava il suo percorso sino a Napoli, nel 1937 prese il via la prima edizione della Milano-Taranto, corsa motociclistica di velocità su strada, che si disputò dal 1937 al 1940 e dal 1950 al 1956.

1938 – Anche quest’anno l’ISDT si tenne in Inghilterra, sempre a Llandrindod Wells.
Ancora non lo sapevano, ma questa fu l’ultima occasione in cui le due grandi superpotenze mondiali, Inghilterra e Germania, si sfidarono sul piano sportivo, prima che il confronto si spostasse, tragicamente, sul piano militare. La sfida si concluse in parità.
L’equipaggio inglese, composto da G. E. Rowley, Jack Williams, V.N. Brittain e W. S. Waycott, si aggiudicò il Trofeo, mentre la squadra tedesca composta da Georg Meier, Rudolf Seltsam e Josef Forstner, conquistarono il Vaso d’Argento.

1939 – A dispetto delle ottimistiche dichiarazioni del ministro inglese Arthur Neville Chamberlain, l’edizione dell’ISDT che si tenne a Salzburg (Austria) dal 21 al 26 agosto del 1939, fu irrimediabilmente compromessa dall’ormai imminente conflitto mondiale.
L'invasione della Polonia da parte della Germania, avvenne il 1º di settembre 1939, cui seguì, il 3 settembre, la dichiarazione di guerra dell’Inghilterra alla Germania, ma già durante la gara si respirava un clima talmente pesante che molti equipaggi, principalmente gli inglesi, abbandonarono la gara, per la paura di trovare le frontiere chiuse.
La ritirata fu talmente precipitosa, che la quasi totalità delle moto e auto inglesi in attesa dell’imbarco per rientrare oltre Manica, furono abbandonate in Francia.
Il risultato finale, favorevole ai tedeschi, venne poi annullato dalla FIM e quella edizione fu cancellata dagli annali sportivi.
L’Italia presenziò all’avvenimento con due squadre in lizza per il Vaso d’Argento: Italia A, Benzoni, Francone e Brunetto, tutti su Sertum 250, e Italia B, Cavanna su Guzzi, Ramazotti su Gilera e Ventura su MAS.
Ovviamente, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale bloccò ogni attività e l’International Six-Days Trial fu sospesa dal 1940 al 1946.
Durante il conflitto anche la coppa originale del 1913, sparì e di lei si perse ogni traccia.


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