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1923 – Nel 1923 l’ISDT si spostò in Svezia e Norvegia, con base a Stoccolma, anche questi, paesi che non avevano preso parte alla prima guerra mondiale.
Ospitare la Six-Days rappresentava un indubbio vantaggio, sia per il fatto di conoscere in anticipo il tracciato della gara, sia per la quantità di piloti che si potevano iscrivere.
Anche la possibilità di ricevere assistenza dipendeva dalla logistica e tutti questi importanti fattori giocavano a favore della nazione organizzatrice.
In quegli anni, il solo costo della trasferta attraverso l’Europa, poteva rappresentare un ostacolo insormontabile, ed anche le difficoltà linguistiche riuscivano a giocare un ruolo rilevante.
Il pronostico della vigilia fu rispettato e la sesta edizione della ISDT fu appannaggio dell’equipaggio di casa: G. Göthe, G. Lundgren, Bernhard Malmberg e J.A. Bylund.

1924 – L’edizione belga di Chaud Fontaine, si arricchì di una nuova coppa per cui competere.
Il Trofeo mondiale fu riservato alla categoria Seniores, mentre per i piloti più giovani, fu istituita la categoria Juniores che avrebbe gareggiato per il Vaso d’Argento.
Il Team inglese composto da G.S. Arter, C. Wilson e F.W. Giles, si aggiudicò il Trofeo, mentre tre giovani norvegesi C. Vaumund, O. Graff e J. Juberget riuscirono a conquistare la prima edizione del Vaso d’Argento.

1925 – Nel frattempo l’economia inglese aveva ripreso a pieno la sua forma migliore, e la sua potenza si rispecchiò, ancora una volta, negli esiti finali della competizione.
Nei quattro anni successivi, dal 1925 al 1928, l’ISDT si corse in Inghilterra e per tutti e quattro gli anni, l’Inghilterra si aggiudicò sia il Trofeo che il Vaso d’Argento.
Nell’edizione del 1925, a Southampton, vinse il Trofeo l’equipaggio composto da Kershaw, G.S. Arter ed F.W. Giles.

1926 – L’anno successivo si corse nei dintorni di Buxton e l’equipaggio composto da G.W. Walker, J. Lidstone e P. Pike si aggiudicò il Trofeo.

1927 – Nell’edizione del 1927, ad Ambleside, il terzetto dei vincitori fu composto da L. Crisp, G.W. Walker e F.W. Giles, ma è rimarchevole il fatto che ad aggiudicarsi il Vaso d’Argento sia stato un equipaggio femminile.
Tre agguerrite amazzoni, Marjorie Cottle, Edyth Foley e Louise MacLean, guidando con vera maestria moto da 350 cc, dimostrarono al mondo che la superiorità degli inglesi non era semplicemente tecnologica, ma anche culturale.
Come abbiamo potuto vedere, l’Inghilterra guidava la cordata, ma alle sue spalle il fervore e la passione erano divenuti ormai incontenibili in tutti i paesi d’Europa.
Contrariamente a quanto si possa immaginare, tutti i generi di competizione su strada riscossero immediatamente il favore delle popolazioni e delle autorità dei paesi che venivano attraversati dalla carovana dei piloti, indipendentemente dal fatto che si trattasse di bici, moto od automobili.
Sempre nel 1927 prese il via da Brescia la più celebre fra le competizioni per auto sulla lunga distanza, la Mille Miglia, effettuata su strade aperte al traffico, che si disputò per ventiquattro volte dal 1927 al 1957 (13 edizioni prima della seconda guerra mondiale e 11 dopo il 1947).

1928 – Anche nel 1928 l’ISDT si corse in Inghilterra, ad Harrogate, ed anche questa volta furono tre inglesi, V.C. King, F.W. Neill e H.G. Uzzell, che si aggiudicarono il Trofeo, mentre l’altro equipaggio inglese che conquistò il Vaso, era composto da L. Crisp, G.W. Walker e F.W. Giles.
Man mano che gli anni passano, la motocicletta si afferma sempre più all’attenzione del mondo ed il suo uso si diffonde un po’ dovunque.
Il suo sviluppo e la sua crescita sono indissolubilmente legati alle corse, che vengono immediatamente organizzate, non appena il numero dei motociclisti presenti sul territorio lo consente.
A Bergamo, il 14 ottobre 1928, esordì la prima edizione del Circuito delle Valli Bergamasche, cui seguirono altre due edizioni, il 9 maggio 1929 ed il 7 maggio 1933, da tutti considerate come le antesignane della Valli Bergamasche, la cui leggenda prese vita solo pochi anni più tardi.

1929 – In quell’anno la nostra ISDT 1929 ritornò sul continente, a cavallo fra la Germania (München) e la Svizzera (Genève), ma la sostanza delle cose non cambiò molto.
Entrambe le coppe furono, infatti aggiudicate agli inglesi, che per l’occasione schierarono G.R. Butcher, G.E. Rowley, F.W. Neill nel Trofeo, e L.A. Welch, A.R. Edwards ed H.S. Perrey, nel Vaso d’Argento.
Alla manifestazione partecipò anche, per la prima volta ed in forma privata, l’italiano Rosolino Grana, in sella ad una Gilera. 
Il pilota italiano concluse la prova ed ottenne la medaglia d’argento.


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