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1961 – La squadra russa non ebbe miglior fortuna alla Sei Giorni inglese di Llandrindod Wells (2/7 ottobre).
La IZh iscrisse dodici piloti, suddivisi in quattro Squadre d’Industra, e tre differenti cilindrate 246, 346 e 352 cc, mentre la Kovrovsky iscrisse una propria squadra, equipaggiata con tre K175, affidate a V. Adajan, V. Sjomin e A. Sirotkin.
Il Team in lizza per il Trofeo era composto da Adajan e Sjomin (K175), E. Kirsis (IZh 246), R. Reshetniks e J. Dudorin (IZh 346) e N. Sokolow (IZh 352).
Team Manager M. Kedrov, mentre altre due squadre, composte da 4 piloti ciascuna, venenro iscritte nel Vaso.
Dopo un inizio promettente, e una risposta soddisfacente di uomini e mezzi, il pilota Victor Pylaiev (Silver Vase A) perse il controllo della moto, distrusse la sua 350 in un incidente e privò la sua squadra di ogni speranza.
Anche la seconda squadra in lizza per il Vaso d’Argento non brillò, mentre la squadra del Trofeo mantenne per tutti i sei giorni una posizione elevata in classifica.
L’ultimo giorno, prima del test di velocità sul circuito di Shobdon, i Russi protestarono per la scarsa sicurezza e cercarono di invalidare la prova, che avrebbe penalizzato le loro moto, molto meno veloci delle rivali.
La prova fu ridotta di 30 minuti, ma il differenziale restò alto e le moto russe arretrarono in classifica e conclusero la prova in quarta posizione.
Sul nastro di partenza, a fianco delle moto pressochè identiche a quelle delle passate edizioni, si potevano notare anche delle novità interessanti come il tubo di scarico che usciva basso, per poi puntare verso l’alto, alle spalle del pilota od un nuovo serbatoio bianco e spigoloso (sui modelli da 350cc ed oltre), mutuato dalla produzione di serie, che dava un’impronta più moderna ed avanzata.

1962 - Nel 1962 la IZh presentò una pregevole evoluzione della sua moto stradale più diffusa, denominata Planeta 350, in omaggio ai successi nella conquista dello spazio.
La Planeta 350 fu, in pratica, l’ultimo sforzo progettuale dell’industria motociclistica russa, dopodichè tutte le IZh monocilindriche successive, derivarono strettamente da quel modello sino agli anni 90; la sua prima versione, salvo piccolissime modifiche, rimase in produzione sino alla fine degli anni '80.
Forse, anche per questo motivo, la "Planeta", in tutte le sue versioni, è stata uno dei modelli più prodotti in tutta la storia della moto  (quasi 800.000 esemplari, solo fra il '65 ed il '71).
Precedentemente, sino alle seconda guerra mondiale, i vari modelli venivano battezzati con una semplice progressione numerica, IZh 1, 2, 3 ecc, mentre dopo la seconda guerra, fu utilizzato l’anno di produzione.


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