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1913 - La prima edizione della Sei Giorni, prova internazionale di durata, per Squadre Nazionali in lizza per l’assegnazione del Trofeo mondiale (Seniores) e del Vaso d’Argento (Juniores), rinomata anche come le “Olimpiadi della Moto”, si tenne a Carlisle, in Gran Bretagna, nel 1913.
Al pari delle Olimpiadi, ma con cadenza annuale, la Sei Giorni ha continuato a svolgersi, in una nazione differente, tranne le pause obbligate dal succedersi delle due guerre mondiali.
Mentre sino all’edizione del 1939 (Salzburg – Austria) si trattava di gare di regolarità su strade normali e di uso pubblico quotidiano, anche se molto più sconnesse e molto meno affidabili di quelle odierne, con l’edizione del 1947 (Zlin – Cecoslovacchia) questo tipo di competizioni cominciò ad assumere connotati differenti, inaugurando il glorioso ciclo della “Motoregolarità in Fuoristrada”, successivamente denominato Enduro.
Ai suoi esordi, e per tutti gli anni ’50, in considerazione dell’estrema durezza dei percorsi, della scarsa affidabilità e limitata potenza dei mezzi meccanici, si è trattò di uno sport “estremo”, esclusivamente riservato a piloti “professionisti”, dotati di una particolare preparazione atletica.
Il cambio radicale nella scelta dei percorsi e la contemporanea nascita del Fuoristrada, fu la naturale evoluzione di questo tipo di gare, ma il processo venne accelerato dopo il secondo conflitto mondiale, durante il quale, l’utilizzo della motocicletta si dimostrò estremamente valido, di sicura rilevanza tattica in ogni campo di battaglia.

In questi primi anni, infatti, questo tipo di disciplina attirò l’attenzione delle gerarchie militari che videro in essa un ottimo banco di prova per testare le effettive capacità dei propri battaglioni motorizzati.
In queste occasioni si potevano verificare sul campo macchine e piloti, ma anche e soprattutto l’organizzazione dei reparti, le comunicazioni, la logistica e le dettagliate mappe militari.
Questa duplice valenza, che permetteva di andare oltre il semplice evento sportivo, favorì la partecipazione, con grande dispiego di mezzi, delle industrie dell’est, del cosidetto “blocco sovietico”, altrimenti assente in molte altre discipline motoristico-sportive che non presentavano analoghi interessi militari.
Anche la classe sidecar fu una conseguenza delle tante implicazioni con il mondo militare, a causa dell’importante funzione svolta nei vari teatri di guerra.
La presenza dei sidecar si protrasse sino al 1956, quando i percorsi cominciarono a divenire impossibili, ma anche quando tutti i mezzi di terra vennero superati e resi obsoleti dalla nuova scienza emergente, la missilistica.


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