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1927 – La quasi totalità della produzione motociclistica russa fu opera della IZh, ovvero le prime tre lettere della città dove aveva sede la fabbrica principale, la città di IZhevsk, posta a circa 1000 chilometri ad est di Mosca.
La "IZhevsky Mekhanichesky Zavod", ossia "Fabbrica Meccanica di IZhevsk", venne fondata al tempo degli zar, nel lontano 1807, come fabbrica metalmeccanica specializzata nella produzione di armi, e, nel 1927, intraprese anche la produzione di moto.
La IZh è famosa nel mondo per essere stata la prima fabbrica a produrre l’arcinota mitragliatrice d'assalto Kalashnikov (dal cognome del suo inventore, il generale Mikhail).
Nel corso della seconda guerra mondiale gli impianti funzionarono a pieno ritmo, sino a raggiungere dimensioni enormi e superare qualunque altro produttore mondiale.
Pur essendo una delle case motociclistiche più grandi del mondo (fino agli anni '90 l’URSS è stata il secondo produttore mondiale di moto dopo il Giappone), di lei si sa ben poco, tranne che le sue moto furono commercializzate solo ed esclusivamente all’interno dei suoi pur immensi confini e nell’ordine di oltre 11 milioni di pezzi.

Va però ricordato che, come in tutti i paesi dell’est, l’intero comparto dell’industria meccanica faceva capo ad un unico ente di stato; in particolare, lo sviluppo delle moto da competizione fu appannaggio del Vniimotoprom, ovvero "Istituto Scientifico per la Produzione Motociclistica", un grande centro di ricerche e sviluppo, con sede nella città di Serpuchov, a 70 km da Mosca.
Presso il Vniimotoprom videro la luce interessantissime 4 cilindri a quattro tempi, da competizione in pista, già nei primi anni 60, originali motori wankel, e “moderni” motori a due tempi.
Si può facilmente ipotizzare, quindi, che anche lo sviluppo dei vari modelli da fuoristrada fu effettuato in collaborazione fra i tecnici IZh ed i tecnici del Vniimotoprom, le cui radici culturali affondavano nella miglior tradizione duetempistica mondiale.
L’adozione delle finestrelle sui cilindri, al fine di accelerare lo sviluppo dei vari progetti e semplificare la sperimentazione, fu mutuato direttamente dai motori a due tempi in dotazione alle DKW da corsa, requisite dai sovietici insieme agli stabilimenti della casa tedesca.
1929 - A parte alcuni mastodontici e complessi modelli a 4 tempi, il fiore all’occhiello della IZh fu rappresentato da un’agile monocilindrica a due tempi da 300 cc e 7 cavalli, derivata dalla celeberrima DKW E300, la cui produzione era iniziata già nel 1929.


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