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1990 - La duplice congiuntura negativa che si innesta in quegli anni coinvolse contemporaneamente il settore della moto in fuoristrada ed il regime economico comunista, messo alle corde dal confronto con l’occidente. Dopo la caduta del muro di Berlino, 9 novembre 1989, i finanziamenti necessari per stare al passo con i tempi divennero sempre più esigui, e la Simson si apprestò a mettere in scena il suo indimenticabile “canto del cigno”. La corsa gloriosa della Simson si concluse infatti nel 1990 con il suo ultimo, grande successo: Thomas Bieberbach Campione Mondiale nella classe 80. Tutto questo proliferare di modelli e versioni non ebbe mai un'equivalente produzione di serie e non si ha notizia di Simson stabilmente utilizzate in gara da privati. Il governo della DDR finanziò e sostenne la ricerca in casa Simson per motivi di carattere essenzialmente militare e gli stessi motivi ne impedirono la sua diffusione sul mercato. In considerazione dell’ottimo rapporto qualità-prezzo, la Simson eccelse proprio nelle cilindrate in cui si giocò la più importante partita a livello commerciale di quegli anni. Le industrie motociclistiche dell'est sarebbero state le uniche capaci di contrastare l'incipiente strapotere nipponico, ma il rifiuto della logica del mercato impedì loro di ricavarne i più che meritati benefici. Dati tecnici Da un manuale tecnico originale abbiamo estrapolato i seguenti dati: Nome del veicolo: Simson GS 50 - 1 / Simson GS 75 - 1; |
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