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1856 - Come già anticipato nelle premesse sull’IFA , la Simson esisteva già prima della seconda guerra mondiale, sotto le insegne Simson & Co. produceva fucili da caccia e militari.
Fondata nel 1856 dai fratelli Löb e Moses Simson, nella città tedesca di Suhl (Turingia), si distinse sempre per l’eccellente qualità dei suoi prodotti, producendo anche auto come la Simson Supra, una vettura di grande pregio, ai vertici della produzione mondiale, messa a catalogo intorno alla metà degli ’20.

1935 – Nel 1935, mise in commercio la sua prima due ruote, il BSW 100, un interessante motociclo da 98 cc, motorizzato Sachs, ma con l’avvento del nazismo, la famiglia Simson, di origine ebrea, subì la Shoah; la proprietà fu esautorata e riunita sotto l’egida Berlin Suhler Waffen- und Fahrzeugwerke e la fabbrica interruppe drasticamente il suo ciclo produttivo per convertire gli impianti nella realizzazione di armi per l’esercito tedesco.

1945 – Alla fine della guerra, l’Armata Rossa si impossessò di tutti i centri di produzione dislocati nei territori occupati nel corso del conflitto, e anche gli impianti della Simson subirono la medesima sorte.
Come a tutti è noto, alla fine delle ostilità, la Germania fu divisa in due e, negli anni immediatamente successivi, entrambi i governi si impegnarono a fondo nella ricostruzione delle città, nella riconversione delle fabbriche abbandonate e nel recupero delle maestranze qualificate.

1948 – La fabbrica riprese la sua attività, nell’immediato dopoguerra, sotto il diretto controllo delle autorità russe, che, dopo averle assegnato un nuovo nome, AWO, acronimo di "Auto Welo", pianificarono la progettazione e lo sviluppo di un nuovo modello, da 250 cc, simile, nelle sue impostazioni di fondo alla BMW R25, ma originale nelle sue caratteristiche essenziali.
In quel preciso momento storico era indispensabile “appropriarsi” del passato, di tutte le tecnologie tedesche più avanzate, su cui nessuno poteva vantare diritti.
Ancora non si guardava al futuro, ma la mossa vincente consistette nel recuperare anche tutti gli uomini migliori, i depositari del sapere tecnologico, gli unici capaci di guardare avanti con successo.

1949 – Solo dopo il 7 ottobre 1949, con la proclamazione, da parte dell’Unione Sovietica, della DDR, le varie attività furono prese in consegna dalle neonate autorità tedesche, attraverso il colosso metalmeccanico IFA.

1950 – Dopo poco più di un anno di studi e progetti, vide la luce un solido monocilindrico a quattro tempi, l’AWO-Simson 425, da 250 cc, in grado di erogare 12 cv a 5.600 g/m, con albero motore longitudinale, cambio a quattro marce e trasmissione a cardano.
La sigla 425, scomposta, fa riferimento al numero di tempi, 4, ed alla cilindrata, 25.
Il battesimo ufficiale avvenne durante la festa del 1° Maggio, quando furono presentati i primi 25 esemplari.
La moto era solida, robusta ed affidabile, adatta ad un impiego militare ed ottenne il via libera per l’allestimento di una prima linea di produzione.

1951 – L’AWO-Simson 425, trovò immediatamente uno sbocco corsaiolo, mediante l’allestimento di un paio di modelli da velocità in pista, strettamente derivati dal modello di serie, ma già interessanti sotto il profilo tecnico e con una potenza doppia rispetto alle origini.
L’AWO-Simson 425 scese in campo anche nelle prove di regolarità nazionale, anch’esse considerate un buon banco di prova per testare questo nuovo progetto, anche nella versione con sidecar.


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