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1958 – Dopo l’inevitabile collaudo iniziale, il potente quattro tempi tedesco, fu ritenuto sufficientemente affidabile per rappresentare la DDR alla 33° edizione della Sei Giorni, che si corse in Germania occidentale, a Garmisch-Partenkirchen, dal 22 al 27 settembre 1958, tant’è che due di esse, quelle di Amthor e Clarinc, furono chiamate a comporre la squadra per il Trofeo e per il Vaso d’Argento.Ai nastri di partenza furono schierati quattro esemplari, tre Simson 250, affidate a Lothar Bock, Gottfried Polhan e Günther Clarinc, ed una Simson 350 affidata a Helmut Amthor.
Le Simson si dimostrarono all’altezza delle aspettative e l’intera squadra della DDR, in lizza per il Trofeo, composta da altre quattro MZ, si classificò al terzo posto; sia Lothar Bock, sia Helmut Amthor, ottennero la medaglia d’oro.

1959 – La nuova versione, approntata per affrontare la stagione 1959, sfoggiava il parafango anteriore in acciaio lucidato basso, sulla ruota, con una particolarità.
La staffa d’attacco anteriore sporgeva oltre la linea del parafango di alcuni centimetri, in modo da formare una pratica maniglia, sempre utile per spostare o tirare la moto.
Alla Sei Giorni cecoslovacca di Gottwaldov, due Simson furono inserite nella rappresentativa della DDR nel Trofeo.
Helmut Amthor, nella classe 250 e Gottfried Polhan, nella classe 350, affiancarono altre quattro MZ, affidate a Dieter Kaluscha, Werner Stiegler, Hellmut Herrmann e Horst Liebe.
L’intera squadra si comportò molto bene, tant’è che riuscì a conquistare il terzo posto, malgrado la rottura della trasmissione della Simson di Helmut Amthor, il quinto giorno.
Altre due Simson 250, affidate a Horst Schmerze ed Eckard Tietz, in squadra con le due MZ di Kahl e Willamowski, si classificarono al 10°, nel Vaso d’Argento.

1960 – La Simson si presentò puntuale anche alla 35° edizione della Sei Giorni che si tenne in Austria, a Bad Aussee, dal 19 al 24 settembre.
Ai nastri di partenza la DDR schierò cinque Simson, tutte impegnate ai massimi livelli.
Le quattro Simson di Lothar Bock e Horst Schmerze (GS 250) e Helmut Amthor e Hans-Joachim Wilke (GS 350), si classificarono al 6° posto nel Vaso d’Argento, ed una quinta Simson GS 350, affidata a Gottfried Polhan, in squadra con alter tre MZ di Heuer, Frankenstein e Kley, si classificò al 12° posto, sempre nel Vaso d’Argento.
Il nuovo decennio, fece segnare una svolta radicale nella progettazione di motori della Germania est, perché l’intera produzione fu rapidamente convertita in modernissimi motori a due tempi.
La Simson partecipò alle prove internazionali con i suoi solidi quattro tempi ancora per due anni, ma gli studi e la progettazione di nuove macchine a due tempi iniziò, in gran segreto, già nel 1960.
In quegli anni la disciplina della motoregolarità era ancora ai suoi albori; gli appuntamenti internazionali quali la Valli Bergamasche in Italia, la Tatra Trial di Zakopane in Polonia, la tre giorni A.D.A.C. a Isny in Germania ovest, la tre giorni di Straconice in Cecoslovacchia o l’Alpenfahrt in Austria richiamavano un numero di concorrenti sempre più vasto ed agguerrito.
Il forte richiamo internazionale aveva una grande presa sul pubblico che accorreva numeroso per assistere alle manifestazioni.


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