-
-
pagina
13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24
page


1981 – Il 1981 fu un anno di grandi cambiamenti.
La denominazione della manifestazione più rinomata, mutò da ISDT International Six-Days Trial, in ISDE International Six-Days Enduro, ma soprattutto fu istituita la nuova classe 80, con la contemporanea soppressione ed accorpamento delle classi 50, 75 e 100.
Un anno di completo rinnovamento, quindi, una nuova sfida che la Simson si accinse ad affrontare con un motore a disco rotante e cambio a sette marce per l’80 cc, ed un motore sia aspirato che a disco rotante e cambio a sei/sette marce sia per il 125, che per il nuovissimo 175cc.
Questa fondamentale novità, proprio nelle classi “predilette”, ed il rapporto di sempre più stretta collaborazione con la MZ, crearono però una sorta di crisi di identità, in casa Simson, che mal si adattò al cambiamento, tanto da cercare nuove strade come, la classe 175.
Il 1981 fu un anno di transizione, durante il quale la Simson non colse risultati significativi, come in passato, ma fu sicuramente utile allo sviluppo dei nuovi progetti.
Malgrado qualche affermazione parziale, la Simson non raggiunse mai obiettivi eclatanti e la stagione si chiuse con la Sei Giorni dell’Isola d'Elba (5/10 ottobre), dove il migliore nella classe 80, fu Horst Geißenhöner, nono, seguito da Bernd Lämmel, 10°.
Nella classe 175, Rolf Hübler si classificò ottavo.
1982 – Superato il disorientamento iniziale, la Simson recuperò rapidamente terreno in un crescendo che la portò ad affermazioni prestigiose ed in linea col suo glorioso passato.
Alla Valli Bergamasche il miglior piazzamento lo attenne Bernd Lämmel, 2° nella classe 175, ma qualche mese più tardi, in occasione della Sei Giorni cecoslovacca di Povazska Bystrica (20/25 settembre), la Simson ritornò clamorosamente sul podio.
Rolf Hübler conquistò la classe 125, e le due Simson di Horst Geißenhöner, Steffen Mauersberger, in squadra con le MZ di Reinhard Klädtke e Uwe Weber si aggiudicarono il Vaso d’Argento, concludendo in bellezza una stagione condotta sempre all’attacco.

1983 - Dopo un paio d’anni di rodaggio, le Simson adottarono un nuovo telaio, la settima serie, con una piccola triangolazione centrale in luogo del montante unico, e tante piccole modifiche che le consentirono di ritornare a vincere, ma è importante ricordare che ci fu un ennesimo cambio di rotta.
Dopo due anni di esperimenti che cominciavano a dare i loro frutti, il modello da 175 fu definitivamente pensionato, a causa della soppressione della classe.
Il modello da 175 cc fu quindi una meteora, tant’è che ne furono realizzati solo due esemplari, ma poiché uno andò irrimediabilmente distrutto in seguito ad un disastroso incidente, rimase un solo esemplare al mondo, che, fortunatamente, fu ben conservato e oggi appartiene ad un collezionista brianzolo.
Il modello da 175 cc corse quindi per solo due anni e, dopo che la sua classe fu eliminata, avanzò un discreto magazzino ricambi con cui, in anni recenti, sono state assemblate, in modo sicuramente fantasioso, un paio di copie del modello originale.
La supremazia delle moto di Suhl fu evidente anche alla Sei Giorni inglese di Builth Wells (3-8 ottobre).
Horst Geißenhöner, Stanislaw Olszewski e Jens Thalmann occuparono i primi tre posti della classe 80.
Rolf Hübler e Bernd Lämmel si classificarono rispettivamente secondo e terzo nella classe 125.


-
-
-
-
-
-