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1982 – La mancanza di fondi non corrispose certo ad una mancanza di entusiasmo e motivazioni.
Il team più titolato del mondo si ripresentò ai nastri di partenza per ribadire la sua superiorità e migliorare le sue più che soddisfacienti performance.
Il 125, aggiornato e migliorato in più punti, presentava una marmitta differente, che "girava" attorno al cilindro, ed un convogliatore di alluminio avvitato alle alette sul lato destro.
Quest’ultimo aveva la funzione di allontanare dal carburatore l'aria calda proveniente dalla marmitta, ma la novità più interessante fu rappresentata dal bergamasco Pietro Gagni, nella classe 80.

Alla Valli Bergamasche, (Clusone, 19/20 giugno), netta superiorità nelle due classi 80 e 175, con Pietro Gagni e  Kreutz sempre primi, in entrambe le giornate.
Lo strapotere dei due piloti fu una costante in tutte le cinque prove del Campionato Europeo, che si chiuse con la conquista del titolo per entrambi.
La Sei Giorni cecoslovacca di Povazska Bystrica (20/25 settembre) fu avvelenata da un uso non perfettamente corretto dei regolamenti e da una serie molto sospetta di guasti, ritenuti da molti, veri e propri sabotaggi, che ridussero drasticamente i 307 partenti a soli 132 arrivati.
L’Husquarna di Gustavsson si rifiutò di partire la mattina del primo giorno e si arrese, grippata, al via del quinto; Taiocchi perse il tappo dell’olio del motore pochi chilometri dopo il via, Medardo forò quattro volte in un giorno solo, mentre la Zündapp di Kreutz si ruppe inspiegabilmente, dopo addirittura più di tre anni filati senza un solo guasto, sono solo una parte degli episodi sospetti.
Con Kreutz fuori gara, la Zündapp si rifece con l’80 di Jürgen Grisse che risultò primo di classe, seguito al terzo posto dalla gemella di Pietro Gagni.

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