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PUCH (1903 – 1987)
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1979 – Con la fine degli anni ’70 la Puch tocca l’apice della sua parabola vincente e coglie gli ultimi suoi importanti successi internazionali.
Per affrontare la stagione che si preannuncia sempre più difficile, il forcellone posteriore assume una nuova forma a “banana” e contemporaneamente cambia anche la geometria del telaio.
Gli ancoraggi favoriscono una maggior inclinazione dei più moderni ammortizzatori a gas, migliorando il molleggio e la guidabilità.
Dopo le strabilianti vittorie di Osvaldo Scaburri toccò a Bruno Rebuli chiudere in bellezza il decennio, vincendo la classe 75cc alla Sei Giorni.
La vittoria nella classe 75 alla ISDT tedesca di Neukirchen (10/15 settembre) fu il risultato migliore della stagione, ma va sicuramente ricordata la buona prestazione di Luca Benedetti e Sergio Rota alla Valli di san Pellegrino Terme (19/20 maggio), rispettivamente 1° e 4° del Trofeo Junior, classe 75.

Sul fronte delle Frigerio-Rotax, la mancanza di un apparato organizzativo almeno pari a quello delle grandi case allora presenti sulla scena con dovizia di uomini e mezzi, impedisce il decollo del marchio e le moto faticano ad imporsi.
Il malessere generale è sottolineato da pochi piazzamenti nelle retrovie delle classifiche, come ad esempio alla Valli Bergamasche dove ritroviamo Claudio Martinelli 6° con Luciano Oldrati 10° nella classe 175, e Alessandro De Petri 9°, nella classe 250.
Egual sorte incontrarono anche alla ISDT, dove malgrado quasi 500 iscritti, solo 8 Frigerio-Rotax risultano iscritte alla partenza, nessuna delle quali conseguì un piazzamento di rilievo.

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