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È però un male comune se si eccettua la FINLANDIA che è ora decisamente in fase dominante senza alcuno che riesca a contrastarne la superiorità.
Così la mia vita sportiva si divide fra il tavolo di lavoro della Commissione e i campi di gara dove sono sempre presente o come membro di giuria o come presidente della stessa. Il mio compito in commissione è, come ebbi a dire più volte, quello di riformare i regolamenti e di dividere la Commissione perché parlare di Regolarità è sempre più difficile facendo il Motocross la parte del leone.
La mia tecnica è quella di presentare proposte che vengono una prima ( e magari anche una seconda) volta bocciate ma che al terzo tentativo passano. Nel 1980, al Congresso di Malta la Commissione è divisa in due: Motocross con Motoslitte da una parte e Regolarità con Trial dall’altra.
Nel frattempo avevo lavorato con successo a modificare il sistema di classifica che era piuttosto complicato e difficile da comprendere. Riuscii ad introdurre questo semplice sistema: un secondo di tempo uguale ad un punto: anche il solo fatto di non trascinarci dietro i decimali era già una grande cosa.
Attaccai più volte l’antico modo di punzonature delle moto che, fra piombi e vernici, raggiungeva il considerevole numero di 33 o 34! Non è che io non volessi controlli ma avevo constatato che questi erano impossibile da farsi: nella mia mente rimaneva sempre quel l’ammortizzatore che era stato sostituito senza che nessuno potesse prendere provvedimenti.

In queste condizioni era meglio lasciare libero quanto più possibile, regolamentando le riparazioni, che subire l’onta e lo scherno di chi la faceva franca lontano da occhi indiscreti.
La svolta decisiva si ebbe durante un seminario tenutosi a Francoforte. Questo fu, pressappoco, il mio discorso: nel regolamento esiste un articolo che impone al direttore di gara di togliere dalla competizione le moto che siano diventate pericolose per il proprio pilota e/o per gli altri. Bene!
Prendiamo i freni. Essi sono punzonati con vernice e non possono essere sostituiti. Una moto ha i freni fuori uso: ditemi come può il Direttore di Corsa rendersi conto di questo fatto quando, certamente, il pilota farà di tutto per non mostrare lo stato della sua macchina; però questa macchina è diventata pericolosa per il suo conduttore e per gli altri, piloti o spettatori che siano.
Preferite che questo pilota si ammazzi o ammazzi qualcuno oppure lo lasciate libero di sostituire i freni avariati?
Fu un esempio illuminante: via la punzonatura dai freni e con essa anche quella del manubrio, delle forcelle e degli ammortizzatori. Praticamente le più importanti anche se il mio obiettivo andava più in la e mi avrebbe impegnato ancora per anni.
Ma improvvisamente, nel luglio del 1982 mi si comunica non ufficialmente, da terza persona, che il mio mandato all’Internazionale mi viene tolto a partire dal prossimo Congresso di ottobre. Perché? Non si sa!

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