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In seguito a ciò anche la Federazione interruppe l’impegno e non ritornò alla gara più importante che nel 1967, in Polonia. Chi non si fermò mai fu il Moto Club Bergamo che seguitò, anche perché sostenuto da grandi dirigenti veramente appassionati e non a caccia di sedie, a lavorare per il progresso della specialità che era nel cuore di tutti i motociclisti bergamaschi.
La “VALLI”, come ormai veniva chiamata da tutti, si sviluppava sempre più raggiungendo vette organizzative e spettacolari mai pensate. Dal 1961 sono ufficialmente presenti 5 nazioni. Oltre naturalmente l’Italia: Austria, Svezia, Olanda, Germania e Polonia e l’anno successivo vi è la partecipazione ufficiale dello squadrone Zündapp.
Nel 1964, per iniziativa della Federazione Motociclistica Italiana, viene istituito un Trofeo Europeo della Regolarità che comprende oltre la VALLI la gara di Zakopane (Polonia) e di Straconice (Cecoslovacchia).
Sono le basi per la creazione, da parte della Federazione Internazionale, del Campionato Europeo della specialità che inizierà la sua vita nel 1968.
Io, intanto, vengo sempre più considerato da Roma e divengo amico fraterno di un grande sostenitore della regolarità, Gigi Secchi, che è anche vice segretario generale della FMI. Mi chiamano in Commissione Tecnica Sportiva come consulente medico e qui, ovviamente, vengo finalmente a contatto “fisico” con i regolamenti.
Per il momento ascolto ma non passerà molto tempo che potrò finalmente far sentire la mia voce in modo ufficiale. E’ quando, mi pare nel 1969, la Commissione Tecnica viene riformata e per ogni specialità vengono chiamate tre persone, la regolarità avrà con Peri e Fornasari anche il sottoscritto.

Sono entrato nella stanza dei bottoni! Non posso però ancora premerli quei bottoni ma è già un bel passo avanti. Intanto come medico della Federazione comincio ad essere presente anche a competizioni di Velocità e di Motocross.
Erano tempi, allora, dei circuiti stradali, cittadini, molto pericolosi anche se le moto non erano i mostri che vediamo oggi. Così, più volte sono stato presente ai circuiti della riviera romagnola e, in circuito ad Imola e a Monza.
Quindi ero presente anche il giorno della tragedia di Saarinen e Pasolini e non voglio dirvi quello che ho dovuto vedere!
Torniamo alla mia attività più importante: la regolarità. Ero stato alla SEI GIORNI d’Austria nel 1960 dove vincemmo un Vaso d’Argento… dopo finita la gara: la giuria accolse un reclamo, di chi non so, e per favorire la squadra di casa prese una decisione che ci regalò il Vaso!
In ogni caso non eravamo andati male se si pensa che noi usavamo i quattro tempi con moto tolte dalla linea di montaggio delle moto del mercato e non avevamo ancora moto preparate come tedeschi e cechi che, in quel momento, erano i più forti in assoluto.
Ma stavano per arrivare gli altri tedeschi, quelli dell’est, i DDR con MZ e SIMSON che, dalla seconda parte degli anni sessanta, cominciarono a vincere a destra e a manca.
Nel 1961 andai, per la prima volta in vita mia, in Inghilterra per la SEI GIORNI nel Galles. Il paese era bellissimo, veramente immerso nel verde, un verde da cartolina ma reale.

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