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1981 – Nel 1981 scese in campo il suo 7°, ed ultimo,  Tipo.
Sul nuovo telaio testato l’anno precedente fu montato un propulsore da 80 cc, che ricalcava esternamente lo schema costruttivo dei suoi motori più recenti.
Il restyling estetico assimilò ulteriormente le Tatran alle Jawa, con l’adozione del moderno serbatoio a pera, e nuova cassa filtro, entrambi in materiale plastico, ma l’originalità della moto fu ribadita con il marchio Manet sia sul motore che sul serbatoio.
Le fiancatine triangolari in plastica rigida furono sostitute da una più ampia protezione in plastica morbida, sempre bianca.
Alla Sei Giorni dell’Isola d'Elba (5/10 ottobre) parteciparono solo due Tatran, una 80 cc, affidata al pilota Michalik Svatupluk, e una 125 cc, affidata a Miroslav Suska.
Nella medesima occasione fece il suo esordio la nuovissima Jawa Ogar 125 cc, affidata al pilota Jiri Cisar,

Sempre due tempi a disco rotante, ma frutto di un progetto completamente diverso, talmente diverso da spostare il disco e l’ammissione dal lato destro al lato sinistro, ribaltando l’intero schema.
La Jawa Ogar 125 fu inserita nella squadra del Trofeo, riconoscimento che non venne mai attribuito alle Tatran, che, in tutta la loro vita, non fecero mai parte delle squadre in lizza per il Trofeo o il Vaso d’Argento.
La scelta si dimostrò motivata ed, il migliore dei tre, fu proprio Cisar e la nuova Jawa 125, che si classificò 5° di classe.
La superiorità della nuova 125 Jawa, rispetto alle “vecchie” Tatran, aggravò lo stato di crisi e sancì  la loro definitiva uscita di scena.


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