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1976 – Durante il triennio 73 / 75 la Tatran toccò l’apogeo, cogliendo i suoi risultati migliori, con un crescendo entusiasmante che culminò con il secondo posto, per la terza volta consecutiva, nella classe 100 del Campionato Europeo, oltre a numerose vittorie parziali.
Dopodiché iniziò un periodo di inarrestabile declino, che nel giro di pochi anni, convinse i tecnici slovacchi ad uscire di scena ed abbandonare il mondo delle competizioni, ma anche quello della produduzione motocilistica in genere.
Dal momento che non mancavano né i piloti, né le moto, è facile supporre che mancaraono le risorse economiche; i paesi del così detto blocco sovietico, avevano ormai imboccato il tunnel della recessione, e l’estrema carenza di risorse limitò ulteriormente il numero dei piloti e impedì lo sviluppo di nuovi modelli.

Il sintomo evidente del disagio in casa Tatran si manifestò già nel 1976, con la mancata partecipazione alle prove del Campionato Europeo, fatta eccezione per la terza prova casaliga di Frydlans (15/16 maggio) dove conquistò la classe 100 con Kremel, ed ottenne un buon 4° posto con Kozuch nella 75 cc.
Anche alla Sei Giorni austriaca di Zeltweg (20/25 settembre), le Tatran non brillarono.
Nella classe 75,  Kozuch arrivò 7° e nella classe 100, Kremel si classificò 4°.


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