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MZ (1946 – 1992)
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Della gloriosa e variegata storia del motociclismo tedesco orientale, l’MZ rappresentò il cuore; nel suo reparto corse, guidato prima dal tecnico di fama mondiale Kurt Kampf, e successivamente dal leggendario Walter Kaaden, vennero scritti interi capitoli della storia del motore a due tempi.
Come abbiamo già potuto vedere l’MZ nasce nell’immediato dopoguerra e le tappe del suo prorompente successo fanno parte della storia di tutti i più importanti circuiti del mondo, mentre per quanto attiene alla motoregolarità, sono consacrate nelle edizioni della ISDT che ripresero nel 1947, dopo sette anni di pausa a causa del secondo conflitto mondiale.
La sua storia è inscindibilmente legata a quella dell’ingegner Kaaden, classe 1919, che neolaureato in ingegneria meccanica presso l’Accademia Tecnica di Chemnitz iniziò giovanissimo il suo apprendistato presso la DKW (1940) per passare poi presso l’industria aeronautica Henschel, nel 1941.

Le sue indubbie qualità gli permisero una rapida carriera: nel 1942 entrò a far parte del gruppo di “cervelli” più avanzato e preparato dell’epoca:
il pool di ingegneri guidato da Werner von Braun presso il centro ricerche missilistiche di Peenemunde, sul mar Baltico.
Il gruppo era interamente proiettato nella ricerca estrema: la progettazione e realizzazione dei missili balistici V1 e V2, nonché altre applicazioni scientifiche che non avevano eguali al mondo.
I risultati della loro ricerca furono di tale rilevanza che Werner von Braun, emigrato (o per meglio dire “esportato”) in USA alla fine del secondo conflitto mondiale andò a dirigere la Nasa e fu l’uomo cardine del progetto Apollo che portò una navetta spaziale americana sulla luna nel 1969, mentre altri suoi colleghi fecero grande l’industria missilistica dell’URSS.
Alla fine della guerra l’ing. Kaaden fu fatto prigioniero, ma non emigrò all’estero e rimase in Germania continuando a frequentare il giro dei motori da corsa; nel 1951, in sella ad una DKW 125 elaborata in casa partecipò con successo in veste di pilota ad alcune gare di velocità.
I suoi lusinghieri successi corsaioli oltre che la sua elevatissima preparazione tecnica non sfuggirono alle autorità tedesco orientali che pensarono bene di reintegrarlo nell’apparato produttivo, mettendolo a dirigere il reparto corse MZ a far tempo dal 1953.

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