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Camerino Revival - Rievocazione Storica 2004
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Io, invece, proseguo ma durante una salita abbastanza impegnativa perdo aderenza con la ruota posteriore che scende dal gradino sul quale mi trovo fermandosi con uno schianto secco sul livello più basso. Proseguo, ma al primo tornantino in discesa mi accorgo di quanto è successo, ovvero faccio un bel dritto perché non ho più il freno dietro. Disincastro la moto dai cespugli e guardo: è sparita la leva di rinvio del freno sul tamburo, come se si fosse sbriciolata. L’astina è al suo posto completa, anche se a forma di S, e, dulcis in fundo, la ruota è forata! Coraggio… non ho la camera d’aria e neanche la leva di ricambio per cui non mi resta che proseguire. Guardo la cartina con il percorso e, a occhio, non manca molto alla tappa intermedia dove c’è il rifornimento. Ormai a guidare senza freni mi sono abituato all’ultimo Hercules Day, per cui guadagno nuovamente l’asfalto senza grosse difficoltà.
Al rifornimento trovo molti “colleghi” e chiedo quanti km abbiamo fatto: 55, mica pochi, e son già le 12e10. La cartina mi dice che sarei quasi a metà percorso, ma dati i miei guasti e nonostante mi giurino che il peggio è passato, decido a malincuore di raggiungere Esanatoglia per la strada normale. Percorro circa 12 km prima di ritrovare le frecce bianche e rosse che mi rinfrancano e mi guidano fino al campo di cross, indicato dai cartelli come “cross dromo”. Forse le O le hanno rubate!

Eccolo! E con gli altri c’è anche Lamberto con Guido Borghin che si sono fatti tutto il giro, beati loro. Tra l’altro è giusto l’ora di pranzo, e non me lo faccio dire due volte. Subito dopo, ha inizio la prova unica di Cross FMI sperimentale di gruppo 5. Passa un po’ troppo tempo tra le 2 sessioni di prove e anche prima della partenza: siamo tutti stanchi, abbiamo voglia di tornare a casa, ci aspettano tanti chilometri e inizia a serpeggiare la noia. Non è colpa di nessuno, ma è sempre bene ottimizzare le procedure per evitare tempi morti e lungaggini. Durante le prove, per motivi diversi, viene saggiamente escluso dal percorso un salitone non molto adatto alle moto d’epoca, soprattutto ai 50cc...
Alle 15e30 partono in 23, tutti in fila con la bandiera, per fare 4 giri e in cima al primo salitone davanti a tutti arriva Giovanni Cerri con un’SWM che gli hanno prestato dato che la sua non era in perfetta forma. Al secondo giro la faccenda è già risolta con Alessandro Gritti primo fino al traguardo e Piero Caccia, ancora 3° con l’Ancillotti 100, che si ritira proprio davanti a me, con tutti gli attacchi della marmitta bassa frantumati dai salti. Alla fine la classifica ci dice che nella prova di cross, dietro ad Alessandro Gritti sul suo Puch 175 si sono piazzati Antonio Angiolani, Puch 125 F3, Giovanni Cerri, SWM RS 347 GS, Edoardo Zucca SWM 100 Six-Days e Paolo Manini SWM RS 250 GS.

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