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1971 – Nel 1971 fu messa in produzione una nuova versione del Morini Corsaro Regolarità, il 5° ed ultimo Tipo, che poteva contare sul nuovo telaio Verlicchi, a doppia culla in tubi d’acciaio, più moderno e leggero, e sensibili differenze anche nel motore (valvole di maggior diametro, frizione alleggerita, condotti lucidati, doppia bobina esterna, carburatore Dell’Orto a vaschetta centrale).
Lo schema del motore, tranne la versione di maggior cubatura, restò invariato, ma uscì di produzione il modello da 100cc.
Con l’occasione fu potenziato anche il modello di maggior cilindrata che salì a 163,99 cc (alesaggio 60 x corsa 58 mm), che poteva contare su di un nuovo carburatore, un VHB da 25 mm, con un incremento di mezzo cavallo di potenza.
Il cilindro del “165”, era vistosamente più largo ed aveva una forma squadrata, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “testa quadra”.
Il modello da 125 cc mantenne la distribuzione ad aste e bilancieri, con 2 valvole parallele, il carburatore da 22 mm, ed erogava un potenza 11 cv a 9.500 g/m.
Esteticamente, a parte il nuovo telaio Verlicchi ed un nuovo serbatoio tondo, si potevano notare altre differenze rispetto al modello precedente, come le forcelle e gli ammortizzatori Marzocchi, l’ammortizzatore di sterzo, la ruota anteriore da 21”, il parafango posteriore ed il porta gonfleur in lamiera.

Nello stesso anno, sui modelli di punta, furono modificate anche le sedi delle valvole in modo da realizzare una sorta di camera sferica che permetteva di migliorare la potenza di un cavallo, pur mantenendo le valvole parallele (più sicure e meno soggette a guasti rispetto alle valvole inclinate).
Un ulteriore incremento di potenza lo si ottenne adottando un differente tubo di scarico con uscita a sinistra.
Grazie a tutte queste belle novità il palmares della Morini si arricchì della splendida vittoria della classe 175 della Valli Bergamasche di Lovere  (1/2  giugno) di Alessandro Gritti, seguito da Emilio Capelli 5° ed Ezio Dall'Ara 8°; nella classe 125, da ricordare, il 5° posto di Pierluigi Rottigni.
Alla Sei Giorni dell’Isola di Man (20/25 settembre), furono iscritti diversi piloti privati e ufficiali, tutti equipaggiati con moto Morini Corsaro Regolarità, 5° Tipo, mentre il Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, composto da Carlo Paganessi, Alessandro Gritti, Giuseppe Signorelli, Pierluigi Rottigni, Bernardino Gualdi e Giovanni Collina si presentò con tutte e sei le Morini 4° Tipo, testa piatta, che aveva in dotazione, e questa fu l’ultima uscita sulla scena internazionale di questo glorioso marchio.
Gritti, Signorelli, Rottigni e Gualdi rappresentarono l’Italia nel Vaso d’Argento.
La prova si concluse con quattro medaglie d’oro di Signorelli, Collina, Gualdi e Gritti.


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