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1967 – A due anni dall’esordio, nel 1967 fu messa in vendita una versione ulteriormente migliorata e corretta.
Per questo 2° Tipo, caratterizzato da un serbatoio più tondeggiante, fu adottato un telaio (sempre Ronzani) più robusto e adatto al fuoristrada.
Contemporaneamente fu ampliata la gamma e la moto fu proposta in tre differenti cilindrate:
100 cc (50 mm x 50 mm), 9 cv a 10.000 gm, carb. Dell’Orto da 20 mm
125 cc (56 mm x 50 mm), 10,5 cv a 9.000 gm, carb. Dell’Orto da 20 mm
160 cc (58 mm x 58 mm), 13 cv a 9.200 gm, carb Dell’Orto da 22 mm
Il cambio rimase a quattro rapporti.
Rispetto alla prima edizione furono molte e significative le differenze.
Innanzitutto, furono recepite tutte le necessità corsaiole; sparirono inutili griglioni e aumentò la ricerca di leggerezza ed efficienza.
Il monotarve tubolare con doppia culla avvitata fu rinforzato nel posteriore e fece la sua  comparsa un’ampia griglia sulla parte inferiore della doppia culla, a protezione del motore.
Il tubo di scarico “libero”, con uscita sul lato sinistro, correva aderente alle linee del telaio e passava tra la ruota posteriore e l’ammortizzatore, ben protetto in caso di urti e lontano dalle gambe del pilota.
Il serbatoio assunse una forma tonda, il piccolo serbatoio per lubrificare la catena fu spostato esternamente, sotto la sella, verticale e parallelo rispetto al piantone del telaio.
Confermati gli ammortizzatori Ceriani posteriori e migliorato l’avantreno con l’adozione di nuovissime forcelle Bonazzi a steli scoperti.

L’utilizzo della vetroresina si estese al parafango anteriore e all’ampio carter paracatena; sotto la sella era ancora alloggiato il bauletto porta attrezzi, pur se diverso nella forma.
Le tabelle portanumero posteriori, anch’esse in vetroresina, erano un monoblocco, che comprendeva, al centro, anche un comodo spazio porta attrezzi (o porta camera d’aria) con tanto di ganci per gli elastici.
Su questo secondo modello fece la sua comparsa, sul lato sinistro, all’altezza della sella, anche un utilissimo porta gonfleur in ferro.
Le ruote erano ancora da 18, la posteriore, e 19 pollici, l’anteriore.

Il 1967 fu un anno particolarmente fortunato per la Morini.
Con il nuovo modello sbaragliò il campo e non ebbe praticamente rivali nel Campionato Italiano dove Edoardo Dossena, conquistò la classe 100 cc, Giovanni Collina la classe 125 ed Alessandro Gritti la classe 175 cc.
Le Morini si misero in luce anche sulla scena internazionale, sempre le migliori fra le italiane: ottimo il quinto posto assoluto di Alessandro Gritti, 150 cc, alla Valli Bergamasche, seguito da Edoardo Dossena 8°, 100 cc.
Alla Sei Giorni polacca di Zakopane (17/22 settembre), brillarono le due medaglie d’oro di Edoardo Dossena (Morini 100) e Franco Dall'Ara (Morini 125), accompagnate dal bronzo di Giuseppe Signorelli (Morini 100).


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