Ci sono pertanto fra i diversi modelli costruiti alcune differenze che, in molti casi, prescindono dalla cilindrata (175, 235, 250), ma sono soprattutto legati alla data di costruzione (o di ricostruzione, in quanto anche la Moto Guzzi usava, a fine stagione, ritirare alcuni esemplari usati dal Servizio corse, smontarli, aggiornarli, verniciarli e metterli in vendita).
Confrontando quindi i vari modelli si possono riscontrare differenze di tipo tecnologico quali: levoluzione dei motori, levoluzione dei telai, del forcellone posteriore, la diversa inclinazione degli ammortizzatori, la differente conformazione del tubo di scarico e della marmitta, ecc.
altre differenze riguardano gli attacchi del serbatoio o la forma del parafango posteriore in alluminio:
i primi esemplari montano il parafango internamente alle aste del telaio, mentre quelli successivi hanno il parafango esterno, più ampio, per poter montare pneumatici da 4,00 x 18 anziché 3,50 x 18, soprattutto nel caso del modello da 250 cc.
altre di tipo più estetico, quali la colorazione dei mozzi ruota (a volte rossi, altre grigi) o il fanale posteriore, ecc.
Bibliografia:
MOTO GUZZI di Mario Colombo Edizioni Libreria dellAutomobile, vedi:
pag. 105,106,107,108 per lintroduzione
pag. 198, 199,200,201 per le caratteristiche tecniche e fotografie ufficiali
Motociclismo del 11 Aprile 1959 che presenta, in due pagine, i modelli che verranno usati per il Campionato di Regolarità e per la Sei Giorni
LA MOTO n. 20 del 20 Luglio 1960, in copertina una bella foto a colori della Lodola 235, con il titolo: Trionfo della Lodola Moto Guzzi nella XIII Valli Bergamasche
LA MOTO n. 27 del 10 Ottobre 1960, in copertina una bella foto a colori della Lodola 235, con il titolo Otto medaglie doro alla Moto Guzzi, in occasione della Sei Giorni.
MOTOCICLISMO n. 41 del 8 Ottobre 1960, in copertina una bella foto a colori della Lodola 235, con il titolo Otto medaglie doro alla Moto Guzzi alla XXXV Sei Giorni internazionale.
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