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Moto Guzzi (1958 – 1965)
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In occasione della 13° edizione della Valli Bergamasche la Guzzi fece l’en plein piazzando primi ex aequo Costanzo Daminelli e Franco Dall'Ara, immediatamente seguiti da Gianfranco Saini, quarto, tutti in sella alla Lodola 235.
Nella speciale classifica a squadre la Moto Guzzi Mandello Lario (Costanzo Daminelli, Franco Dall’Ara ed Eugenio Saini) si classificò prima.
Qualche mese più tardi, a Bad Aussee, in Austria, lo squadrone delle Guzzi guidate dai bergamaschi Franco Dall'Ara (Lodola 175), Gianfranco Saini (Lodola 235) e Nino Tagli (Lodola 175), consacra il suo primato anche in occasione della ISDT conquistando ben otto medaglie d’oro.

La stagione si concluderà alla grande con la conquista del Campionato Italiano di Regolarità per Squadre di Marca.
Sempre nel 1960, per la prima volta nella storia da regolarità, la Guzzi propose alla sua clientela la Lodola 235 da Regolarità, nella sua versione più raffinata con l’albero a camme in testa.
Pochi esemplari per pochi clienti particolarmente esigenti, in grado di apprezzare ben 14 cavalli a 7500 gm, supportati da un cambio a quattro rapporti, con ingranaggi sempre in presa ed innesti frontali, specificamente studiato per le gare di regolarità.

Rispetto alle moto “ufficiali” era solo di poco meno potente e, anziché, avere il tubo di scarico alto era dotata di un sistema più convenzionale, con tubo di scarico basso e marmitta “codice” piegata verso l’alto nel posteriore.
Il 1961 vede ancora la Guzzi protagonista, forte dell’ennesima evoluzione della Lodola, la cui cilindrata sale a 250 cc, supportati da un nuovissimo cambio a cinque rapporti.
In occasione della Valli la palma della vittoria andò alle due Gilera 98 di Eugenio Saini e Canzio Tosi (primi ex aequo), anche a causa delle medie più favorevoli alle “piccole” cilindrate con le Guzzi tutte impegnate ad inseguire:
5° Franco Dall’Ara (Lodola 250), 11° Costanzo Daminelli (Lodola 250), 13° Nino Tagli (Lodola 250), 17° Gianfranco Saini (Lodola 250) e 19° Antonio Citterio (Lodola 235), quest’ultimo primo dei piloti privati.
Alla ISDT di Llandrindod Wells (Inghilterra) la Guzzi si riscattò e, grazie all’elevata potenza delle sue rosse moto, conquistò degli ottimi risultati:
lo squadrone delle Lodola si portò a casa cinque medaglie d’oro: Franco Dall'Ara (Lodola 250), Eugenio e Gianfranco Saini (entrambi su Lodola 175) e due d’argento, Domenico Carissoni (Lodola 250) e Nino Tagli (Lodola 250).

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