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1961 - Nel 1961, la Gilera, decisa a mantenere alto il proprio nome, affiancò al nuovo 124 visto l’anno prima alla Sei Giorni, una versione ulteriormente migliorata del Giubileo 98, grazie ad un maggior diametro delle valvole (21 mm aspirazione e 19 mm scarico), al pistone bombato che elevava il rapporto di compressione a 9:1; con il carburatore da 18 mm la moto erogava 7 cv a 8.000 g/m. Ulteriori migliorie riguardarono il cambio a cinque marce con la 1° marcia accorciata a 2,062, la corona posteriore da 60 denti, la culla del telaio chiusa inferiormente, il telaio rinforzato nella parte posteriore e il manubrio largo 740 mm; ruote 18x19, peso a secco 105 kg. Sulle moto ufficiali, il parafango posteriore in lamiera, aveva le tabelle porta numero integrate, conformandosi alla moda corsaiola, imperante a qui tempi. Il rinnovato impegno diede immediatamente i suoi frutti: alla 14° edizione della Valli Bergamasche fu un vero trionfo. La casa di Arcore occupò i primi cinque posti, con Eugenio Saini e Canzio Tosi, primi ex aequo, in sella ad un Giubileo 98, Luigi Gorini Gilera 98 e Carlo Moscheni Gilera 124, 3° ex aequo, Fausto Vergani Gilera 98 - 5°, e Giuseppe Panarari Gilera 124 - 7°. La Gilera si aggiudicò anche la classifica per Squadre d’Industria, prima con Canzio Tosi, Luigi Gorini e Fausto Vergani. Nel 1961 la Gilera si concentrò sulle gare nazionali, disertò la Sei Giorni, liberando i propri piloti e consentendo loro di competere per altri marchi concorrenti, ma centrò tutti gli obiettivi prefissati. Il Campionato Italiano di Regolarità, giunto alla sua 8° edizione, fu appannaggio della casa di Arcore, conquistato da Canzio Tosi, primo assoluto su Gilera Giubileo 98. 1962 .Nel 1962 la 15° edizione della Valli Bergamasche, l’appuntamento più importante del Campionato Italiano, fu ancora della Gilera che piazzò le due Giubileo 98 di Luigi Gorini e Carlo Moscheni al primo e secondo posto, a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro, più altre nove Gilera nei primi venti posti. 1963 La storia della Gilera è fatta di imprese entusiasmanti, ma anche di momenti di stasi e contrazione. |
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