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1975 – A cavallo fra il 1974 ed il 1975 vennero introdotte nel telaio delle moto ufficiali alcune modifiche, come l’allungamento nella zona della pipa di sterzo, che prefiguravano le forme dei nuovi telai che, presto, sarebbero stati messi in produzione.
Sempre sulle moto ufficiali, nel 1975, il cambiamento fu sottolineato dai nuovi serbatoi più affusolati, con il bauletto porta attrezzi incassato, la sella alta ed il parafango posteriore dalle linee più filanti.
Rispetto ai modelli precedenti si notavano differenti fazzoletti di rinforzo ed i due attacchi del parafango posteriore, leggermente curvati verso l'alto; contemporaneamente sparirono le due lunghe piastre forate che fungevano da terzo attacco per il motore, mentre sul forcellone vennero avanzati gli attacchi degli ammortizzatori in modo da farli lavorare in verticale e rendere il molleggio più morbido.
Equipaggiate con i mozzi conici Grimeca e le forcelle Marzocchi da 35 mm con i foderi in electron, il loro esordio avvenne nel migliore dei modi il 2 di marzo, in occasione del primo impegno stagionale di rilievo, la 12 Ore al Ciocco,  una gara a coppie in linea, su di un percorso di 38 km da ripetersi 12 volte.
Nella classe 125, successo pieno della coppia Rottigni Brissoni, che si misero alle spalle le agguerrite formazioni della KTM e della DKW.
Nella classe 50, la coppia Radici – Marinoni si piazzò 2°.

Anche la produzione di serie venne aggiornata, dando vita ad una seconda generazione di modelli Six Days, denominati appunto “Serie B”, caratterizzati da diversi accessori come il parafango anteriore, il carter catena, la tabella porta numero, le fiancatine laterali, e la cassa filtro (dotata di un nuovo elemento filtrante in spugna) prodotti in materiale plastico, più resistenti della rigida fibra di vetro.
Sui modelli di punta vennero montati i motori Sachs dell'ultima generazione, equipaggiati con carburatori da 24 per il 50 cc, 28 per il 100 cc e 32 per il 125 e 175 cc.
Verso la metà dell’anno, sull’onda dei ripetuti successi della squadra ufficiale, venne messa in produzione la terza generazione dei modelli Six Days, denominati “Serie C”, ma che già erano equipaggiati con i nuovi telai e tutta la componentistica di contorno.
Inizialmente, il cambiamento interessò le cilindrate più alte, 100, 125 e 175 cc, ma già alla Valli Bergamasche, fu schierato il prototipo del nuovo cinquantino, simile alle sorelle di maggiore cilindrata.


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