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1970 – Un ulteriore impulso alla diffusione di queste valide motorette, arrivò dal Concessionario di Bergamo, Angelo Tadini, che dopo una intensa vita agonistica, seguiva con interesse il mondo delle gare dalla sua rinomata officina di Scanzorosciate.
In quel periodo entrò a far parte del suo staff, un giovane molto promettente, Gualtiero Brissoni.
Fu quindi inevitabile che per le sue prime, e già eccellenti, imprese agonistiche, utilizzasse una Müller da 50cc, motorizzata Zündapp.
Gualtiero Brissoni si mise subito in luce nelle gare della bergamasca, dove, come è noto, non mancavano né le difficoltà, né i piloti di calibro, né le migliori moto sul mercato.
Brissoni vinse la classe 50 del Trofeo Coelte, e si classificò secondo nelle prove di Albizzate e Sarnico.

Nella prova di Trofeo FMI di Piacenza, toccò ad Alberici l’onore di conquistare la classe 125, allungando il palmares della Müller, caratterizzato da tanti episodi isolati, ma privo di vittorie significative.
La risposta ad una concorrenza che si faceva sempre più aggressiva e vincente, si fece, purtroppo, attendere e la scelta rinunciataria relegò le Müller ai margini delle classifiche.
Nel cross, le Müller si misero in luce nella classe 125, con la versione “Competizione Special”, sia con il motore Franco Morini, in grado di erogare 14 cv a 9.500 g/m, sia con il più sofisticato motore da kart PCR 18, che vantava l’impressionante potenza di 22 cv a 9.800 g/m.


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