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1970 – Il caso volle che il concessionario per Bergamo fosse la già famosa Officina Dall’Ara, impegnata ai massimi livelli nel fuoristrada mondiale, con le affermatissime Morini.
Durante l’inverno, il decano dei fratelli Dall’Ara, Franco, trasformò uno Scrambler 450 di serie e lo adattò alle esigenze del fuoristrada, affinando le sue doti corsaiole.
Il bel risultato era visivamente riscontrabile nelle ruote da 18 x 21 e nelle più robuste forcelle Ceriani, abbinate ad ammortizzatori posteriori di pari marca, il motore maggiorato a 442 cc, il peso ridotto da 145 a 130 chili, ma ancora con la marmitta bassa di serie.
Nel corso della stagione ottenne dalla Ducati un cambio più corto, e, curiosamente, venne mantenuto il manubrio a corna di bue, senza rinforzo centrale, che rendeva più semplice un “recupero” volante in caso di caduta.

Dopo i primi e soddisfacenti test nelle prove di Campionato provinciale, Franco Dall’Ara e la sua Ducati 442, furono chiamati a far parte della rappresentativa del MC Bergamo alla Due Giorni di Catalogna, il 2 e 3  di maggio.
Franco Dall’Ara si classificò 6° della massima cilindrata e corse in squadra con Edoardo Dossena (Morini 125) e Francesco Foresti (Gilera 175).
La Ducati di Franco Dall’Ara si mise in luce anche nel Campionato Italiano di Regolarità, Gruppo E, oltre 175 cc.
Il miglior piazzamento lo ottenne nella terza prova che si corse a Trento, dove si classificò secondo alle spalle della CZ di Roberto Azzalin, e concluse il Campionato al terzo posto.
Il mese seguente, alla Valli Bergamasche (Lovere , 28/29 giugno) sempre Franco Dall'Ara arrivò 4° nella classe oltre 350, allora presidiata dalle potentissime MZ e Jawa.


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