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Quando nel ’68 mi misi a caccia di un motore Zündapp, entrai in contatto con un personaggio che stava trattando un capannone, pieno di non si sapeva cosa.
Mi dissero che si trattava di merce che arrivava da un fallimento della Parilla o giù di lì.
Ricordando lo strabiliante e assolutamente introvabile due tempi a disco rotante MP da 125 cc, mi lascia ingolosire e feci carte false per partecipare all’operazione.
In quel capannone trovammo un’intera fabbrica, una quantità di pezzi e macchinari esagerata, ma di quella moto neanche l’ombra.
Un angolo era ingombro da una pila infinita di marmitte per un ciclomotore di piccola cilindrata, già marcate IGM con tanto di numero di omologazione;
alcune migliaia di pezzi che nessuno, ma proprio nessuno, volle portarsi a casa.

In un secondo realizzai che quella poteva essere la mia parte e, nel giro di qualche anno, silenziai la quasi totalità delle marmitte ad espansione che allora circolavano in grande numero in tutta Italia, già assediate da una viglianza sempre più attenta e sempre più inflessibile.
A fronte di una richiesta molto alta, il mercato, in quel momento non era in grado di fornire alcuna risposta valida.
Le mie marmitte fungevano allo scopo, se leggermente modificate potevano essere utilizzate stabilmente anche in gara ed essendo omologate evitavano pesanti sanzioni.
Nel frattempo avendo già finito gli esami all’università, in attesa di discutere un’improbabile tesi su un certo cardinal Francesco Mantica, cominciai a viaggiare in giro per il mondo, ma questa è un’altra storia...
Se anche voi avete qualcosa da dire, ma pensate che ci sia posto solo per i primi vi sbagliate.
Qui c’è posto per tutti, io ne sono la prova evidente, datevi da fare e fateci avere i vostri scritti!

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