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Dopo aver parlato un po’ di tutti, quella che mi accingo a raccontarvi è una storia interamente autobiografica che, lungi dall’incensare il sottoscritto, ne racconta con doverosa ironia le modestissime gesta, che cominciano proprio con una Itom, 50 cc tre marce a mano.
Il motivo non è celebrativo, tutt'altro !
Raccontando una mia storia voglio essere semplicemente d’esempio e inaugurare tutta una serie di racconti, memorie, cronache di quei tempi passati che non ebbero risalto nei vertici delle classifiche, ma che ancora trovano posto nei nostri cuori.
Le atmosfere, le emozioni, i sentori, gli entusiasmi, le speranze e le fatiche di tutto quel mondo epico e leggendario che non furono appannaggio solo di questo o di quello, ma furono condivise da un’intera generazione di ragazzi entusiasti del “fuoristrada”, tant'è che ognuno di noi ne porta dentro ancora oggi un pezzettino.

Il mio “pezzettino” comincia nell’estate del 1965, quando ancora tredicenne (i 14 anni li avrei compiuti solo il 28 di ottobre) acquistai, per la considerevole cifra di 10.000 lire, un Itom 50 cc, tre marce a mano.
Ricordo ancora adesso mio padre che, alla vista di quel vecchio e malandato motorino, scosse desolato alla testa esprimendo così la sua più decisa disapprovazione, ma i soldi erano i miei (guadagnati con tanti piccoli lavoretti) e nessuno in famiglia si oppose alla mia scelta.
A quei tempi mi bastava spingere per poche centinaia di metri la moto ed entrare in un campo dove, libero da ogni vincolo del codice della strada, potevo dare sfogo a tutta la mia esuberanza e al tempo stesso impratichirmi nella difficile disciplina del “fuoristrada”.
Malgrado non avessi alcuna esperienza ero mosso da una morbosa curiosità meccanica, con l’aggravante di essere attratto fatalmente dalle moto da fuoristrada.
Nel giro di un paio di mesi, utilizzando anche dei pezzi del meccano, lo trasformai in una “special” che solo con estrema benevolenza poteva essere considerata una fuoristrada, ma che ai miei occhi di adolescente innamorato già appariva come una vera e propria moto da corsa.

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