Intorno alla metà degli anni 60 la motoregolarità era già uno sport diffuso e apprezzato in tutta Europa.
In Italia si poteva trovare una discreta produzione di moto da 125 cc, tutte a quattro tempi, mentre nella classe 50, a fronte di unofferta di motorini decisamente vasta, nessun mezzo poteva fregiarsi della qualifica di moto da fuoristrada.
Generalmente si trattava di modelli semplicemente agghindati, fragili e poco potenti, privi delle prerogative indispensabili per essere definiti moto da competizione.
Quel poco che venne prodotto a questo scopo fu frutto di preparazioni artigianali che meritano una sicura menzione per la genialità degli interventi e la capacità creativa dimostrata.
In quegli anni solo tre marchi presidiavano con insistenza i sogni degli adolescenti:
Hercules, Simson e Zündapp.
Belle e impossibili condividevano un semplice schema progettuale costituito da un telaio monotrave centrale con il motore a due tempi montato a sbalzo.
Volendo tentare di replicare, anche se molto più modestamente quelle moto, cosa cera di meglio che partire da unItom, che presentava le stesse identiche caratteristiche di telaio e motore ?

Probabilmente devono aver pensato la stessa cosa due giovanissimi piloti/meccanici di quei tempi, Fausto Oldrati e Vincenzo Gavazzi che, nellormai lontano 1965, in una improvvisata officina in quel di Valtesse (Bergamo), realizzarono due bellissime moto da fuoristrada, che ben figurarono per lintera stagione nelle gare della bergamasca.
Telaio Itom irrobustito nei punti critici, forcelle, ammortizzatori e mozzi del Gilera Giubileo e motore elaborato in tutte le sue componenti; una sofisticata marmitta ad espansione completava lopera, con il suo esaltante sibilo.
Rosso e cromato quello del Fausto, nero e oro quello del Cisco.
Del primo non è rimasto nulla, a parte il bel ricordo, del secondo una sola una foto mentre attraversa un guado, che attesta ancora oggi la validità del progetto e la bellezza del risultato.
Un terzo esemplare fu costruito per Umberto Mazzoleni, allora giovane scavezzacollo, oggi affermato assicuratore bergamasco, con lhobby delle moto depoca.
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