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Giusto il tempo per riprendersi ed ecco l’unica donna iscritta, la simpatica e determinata Manuela Ceruti, in sella ad un Hercules 50 GS, del 72, ben portato anche nei momenti difficili.
Le altre due 50 sul percorso erano condotte da campioni del calibro di Heinz Brinkmann e Gino Pegego, come sempre, entrambi, una spanna sopra gli altri per l’impeccabile stile di guida.
Kurt Fischer è sfrecciato in sella al “siluro” Wankel senza esitazione e altrettanto han fatto, dopo di lui, Pasquale Bernini, Jurgen Boos, Martin Fischer, Peter Hinz, Rudi Renner e Mario Ferracin.
Assorti nei nostri pensieri o impegnati in interminabili chiacchere, veniamo bruscamente ricondotti alla realtà; quasi improvvisamente monta la tensione e cresce l’agitazione fra i commissari di gara che ci invitano a schierarci perché ormai prossimi al via.
È in quel preciso momento che ti assalgono tutti i dubbi e si infrange ogni certezza, quando ti fai l’esame di coscienza e ti chiedi se hai fatto tutto quello che dovevi, affinchè la moto non ti tradisca e parta come si conviene.
L’ultimo "tagliando" l’avevo fatto per L’Hercules day del ‘94, e, per non correre rischi, questa volta, avevo affidato l’Hercolino alle amorevoli cure di un amico di gioventù, il Franco Tura…, ma avrà fatto le cose per bene ?

Vedo il Direttore di Gara schierato, il pubblico assiepato ai lati della passerella ha già preso posizione, sento il mio nome all’altoparlante, non c’è più tempo da perdere: tocca a me !
Sono il primo a destra della fila, dall’altra parte del nastro, il Fabio Cremaschi, un altro amico di infanzia, mi assiste emozionato quasi a tenermi la mano…… abbasso la leva, un colpo secco ed ecco immediatamente il tintinnio limpido del motore, un bel sospiro liberatorio, che aiuta anche a mettersi in sella, un rapido scambio di sorrisi e via…. è cominciata la Valli !
Mamma che emozione, con mia figlia Nike che, pochi metri più avanti, si protende dalle braccia della zia quasi ad abbracciarmi e mi urla “papà” !
Il cuore a 1000 ha avuto un sobbalzo, ma il polso è rimasto fermo ed abbiamo cominciato con paziente serenità ad aprire un varco fra la folla sino alla fatidica Porta Garibaldi, per poi uscire agilmente dalla città.


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