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1961 - Il 1961 fu un anno di grande impegno, con innovazioni tecnologiche molto significative che portarono le piccole Gritzner alla ribalta del circuito internazionale, sia in pista che nel fuoristrada.
Il motore innanzitutto, con un gruppo termico ancora più grande di quello precedente, notevolmente potenziato ed in grado di erogare 5 cv, era impreziosito da un geniale riduttore montato sul pignone che raddoppiava il numero dei rapporti, aggiungendo alle tre marce normali altre tre ridotte.
A causa delle miscele troppo ricche di olio, le Gritzner avevano manifestato dei problemi nel sistema di scarico che tendeva ad ostruirsi.
Per ovviare a questo disagio fu adottata, con successo, la drastica scelta di fare un buco di spurgo supplementare, nel collettore, prima del suo innesto nella marmitta.
Le moto erano un po’ più rumorose ma il risultato era garantito.
Günter Paritschke, il più attivo portacolori della casa tedesca, partecipò a diverse prove di livello internazionale, come la 14° edizione della Valli Bergamasche, in quel di san Pellegrino Terme, a cavallo di giugno e luglio.

L’unico 50 iscritto al via, con il n.3, nel Gruppo A - Motocicli sino a 75 cc, fu fra i primi a partire, insieme con una piccola schiera di Capriolo 75, guidate da Carlo Moriggi, Giorgio Mazzilli, Santo De Capitani, Jolao Strenghetto ed Edoardo Dossena.
Di questo epico passaggio in Italia, è rimasta una traccia indelebile nella memoria degli appassionati, che mai  avevano visto nulla di simile, ma anche nel quotidiano cittadino, l’Eco di Bergamo, che nella sua abituale e puntigliosa cronaca della giornata delle punzonature, edita venerdì 30 giugno, così, letteralmente scrisse:
“…Il tedesco Paritschke, un giovane atleta, si diletta a sollevare di peso la sua Gritzner 50 cc, per la gioia dei curiosi.”


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