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1960 – Il discreto successo spinse i dirigenti Gritzner a rinnovare l’impegno e, sul modello da pista, fu  adottato un nuovo telaio tubolare con il serbatoio lungo e nuovi ammortizzatori Boge, mentre sul modello da fuoristrada si preferì mantenere il telaio in lamiera stampata che aveva dato prova di resistere senza danni alle asprezze del terreno.
Alla fine furono approntati due esemplari, affidati a Günter Paritschke e Hans Christian Wehmeyer, che presero parte al Campionato tedesco di regolarità, che allora comprendeva prove di due e tre giorni.
Rispetto al modello di serie, si notavano evidenti differenze estetiche.
La moto appariva alleggerita, con esili parafanghi in lamiera e gli ammortizzatori Boge davanti e dietro, mentre il tubo di scarico usciva alto, sul lato destro.

Il motore Jlo a tre marce, preparato direttamente a Monaco dai tecnici Jlo, erogava 4 CV, grazie ad una nuova termica con cilindro in alluminio, il carburatore Dell’Orto da 16 mm ed un sistema di aspirazione e filtrazione dell’aria completamene rinnovato, come pure furono sostituiti il pignone e la corona per ottenere migliori prestazioni in salita.
Nel corso della stagione, conclusa con la positiva partecipazione alla Sei Giorni di Bad Aussee, le due Gritzner si dimostrarono particolarmente competitive consentendo ai piloti Günter Paritschke e Hans Christian Wehmeyer di conquistare in tutto 8 medaglie d’oro, 4 d’argento e 3 di bronzo.


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