Quella sarebbe stata lultima stagione passata in sella ad una moto italiana; lanno successivo, nel 1969 passò ad un sontuoso Hercules 50, preparato dal Ciòcc, con cui portò a casa più di un buon risultato.
Dopo unintensa primavera, il 6 e 7 di giugno partecipò alla Valli che partiva da san Pellegrino Terme.
Di buon mattino, alla partenza, un terzetto da sogno: la sua Hercules 50, una Zündapp 50 ed un KTM 50.
Giusto per completare il poker, in occasione della consueta chiusura di stagione, la Cavalcata delle Valli Orobiche, eccolo in coppia con il grande Walter Arosio e il suo CMK.
Poi una dopo laltra, me le son guardate tutte e ho sfogliato avidamente quegli album con un po di emozione, ma anche con grande curiosità.
Fra un sospiro e laltro, ho esclamato:
che tempi !!

Già, si fa presto a dire che tempi, ma è difficile poi far capire a chi quei tempi non li ha vissuti, che cosa veramente fossero.
La nostalgia si sa, è dovuta alla giovinezza che se ne è andata ed è inutile citarla, ma laura di leggenda che ancora oggi circonda quegli anni è una cosa autentica e non si tratta di uninvenzione sentimentale di chi i cinquanta li ha passati da un pezzo.
Erano tempi che eravamo poveri, anzi poverissimi, e quei vestiti sdruciti e logori che caratterizzano il folto pubblico domenicale sono ancora lì a testimoniarlo, ma eravamo anche ricchi, perché avevamo voglia di lavorare e non ci spaventavamo allidea di sporcarci le mani.
Erano i tempi in cui lo sport era ancora fatica e sacrificio.
Su quelle scalette abbiamo tutti sputato lanima e quando la pioggia battente ti pungeva il viso e colava gelida giù per la schiena, non avevi limpressione di compiere un sacrificio ma più semplicemente cercavamo di svolgere con zelo il ruolo che ci eravamo liberamente scelti.
Poi, quando alla sera nel letto ripensavi ai brividi che avevi provato venendo giù per certi canaloni viscidi e fangosi, e ti rendevi conto dei rischi che avevi corso, un po di rimorso ti veniva, ma la soddisfazione di avercela fatta era troppo grande !!
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