Ogni volta che passo da Bergamo non perdo l’occasione per andare a trovare qualche vecchio amico.
L’ultima volta è toccato all’Alberto Sangalli, il Bepo, un tempo ardito regolarista e compagno di tante avventure su due ruote, oggi affermato restauratore di opere d’arte, ma ancora un discreto manico in sella ad una buona moto.
Siamo più o meno coetanei, quando ci siamo conosciuti, appena quattordicenni era il fortunato possessore di un Testi Trail King, trasformato in special da fuoristrada con significativi interventi al telaio, agli ammortizzatori e al motore, e con tanto di testa a ventaglio come dettato dalla miglior scuola d’oltralpe.
L’immancabile marmitta a espansione completava l’opera.
Abbiamo mantenuto nel tempo costanti rapporti e mi piace frequentare il suo atelier dove non è improbabile ammirare opere d’arte di rara bellezza;
scartabellando nella ricca biblioteca ho scovato due splendidi album di fotografie; vecchie foto che risalgono ai tempi di quando eravamo ragazzini;
non ho perso l’occasione e li ho letti tutti d’un fiato.

Proprio nelle prime pagine campeggia una foto che ritrae il suo Testi, preparato come si usava allora trasformando un po’ tutte le componenti di serie, scattata alla vigilia della gara di Sorisole del 1968, e subito dopo, la stessa moto impegnata in gara mentre attraversa il Guado Gera, poco prima di raggiungere Songavazzo, per poi salire al Monte Torrione attraversando tutta la valle dei Bisci.
Si trattava della solita garetta mensile che si correva nella bergamasca e l’ordine di arrivo, eccetto il sottoscritto, contiene da solo un pezzettino della storia della motoregolarità;
nella classe 50 cc, su ventun partenti solo sette arrivarono al traguardo:
1° Ferrari Bruno - Hercules 50
2° Perere Daniele - Zündapp 50
3° Oldrati Fausto - Guazzoni 50
4° Paolo Panzeri - Hercules 50
5° Sangalli Alberto - Testi 50
6° Rinaldi Carlo - Hercules 50
7° Biza Roberto - Gerosa 50;