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Capriolo (1951 – 1964)
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1959 – Nel 1959 il Capriolo raggiunse il suo apice, sia in termini tecnologici, sia sui campi di gara, dove inanellò una lunga serie di successi.
I nuovi modelli da 75 e 125 cc, derivavano come sempre dai modelli stradali, che nella duplice versione De Luxe e Granturismo ottennero un discreto successo in USA, dove ancora oggi sono presenti degli ottimi esemplari.
In particolare, anche la versione da 125 cc (2° tipo) adottò un nuovo telaio a culla chiusa semplice con un solo montante superiore, come già l’anno precedente era avvenuto per la versione da 75cc.
Su entrambi i modelli da fuoristrada, fu montato il nuovo cambio a 5 marce, con maniglia esterna, per l’inserimento manuale dei rapporti.
I tecnici trentini si dedicarono ad una minuziosa preparazione dei mezzi da competizione apportando altre, sofisticate, migliorie, sicuramente meno vistose, ma altrettanto utili a rendere i vari modelli del Capriolo sempre più validi ed affidabili.
Per facilitare le operazioni di manutenzione il serbatoio fu dotato di un sistema di sganciamento rapido e fissato con una semplice cinghia di cuoio.
I carter motore erano circondati da un roll-bar ancorato alla culla centrale, in grado di proteggere anche i piedi del pilota.
Per riparare la catena dal fango furono adottati ampi carter in lamiera, mentre sul faro anteriore venne montata una griglia di protezione.

Al fine di accelerare il raffreddamento delle parti interne del motore, sulla parete esterna del volano (lato destro) fu montata una piccola ventola che spingeva l’aria calda in uno (inizialmente) o due (successivamente) sfiati posti in alto e collegati con altrettanti tubi in gomma che finivano sotto la sella e garantivano l’impermeabilità delle parti meccaniche.
L’impianto di accensione fu arricchito da due bobine, fra loro alternative, ben protette e nascoste all’interno del bauletto laterale sinistro in lamiera.
A protezione del carburatore e della zona di aspirazione fu predisposta e montata una grembialina in vinilpelle rossa, all’apparenza posticcia, ma pur sempre efficace.
Sul posteriore fecero la loro comparsa i nuovi ammortizzatori Ceriani, regolabili su tre posizioni., ma non su tutti i modelli e non  sempre.


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