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Valli Bergamasche Revival 2005
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Ora, dopo il”dovere” un po’ di sacrosanto piacere: passeggiando per il centro di Oltre il Colle magari prendendo un aperitivo ci si incontra tutti, facendo aleggiare per l’aria stimolanti e consolidati profumi di amicizie e rivalità sportive, Le moto ormai sono piazzate, ma il lavoro di preparazione mentale è in pieno caricamento.
Esposizione
Quest’anno, per la prima volta, ci sono state anche delle partecipanti mute, che non hanno “potuto” far sentire la loro voce. Mi riferisco all’esposizione statica intitolata “Le Moto delle Valli” curata da Silvio Galmozzi e dedicata alle moto da Regolarità che hanno fatto la storia della Valli Bergamasche.
Sedici pezzi da “90”, costruiti tra il 1952 ed il 1970, che hanno richiamato moltissimi appassionati nonostante la collocazione fosse leggermente defilata rispetto al centro pulsante del Parco Chiuso. Uscite dal cappello dei più importanti e gelosi collezionisti, le moto esposte hanno veramente lasciato tutti a bocca aperta.
Gli oltre 300 cataloghi con la descrizione delle moto messi a disposizione dei visitatori sono “spariti” durante i due giorni, con nostra grande soddisfazione. Curiosi ed appassionati hanno potuto gustare e comprendere fino in fondo l’evoluzione della tecnica fuoristradistica di quasi un ventennio analizzando e comparando i modelli esposti. Esperimento riuscito e, non credo solo a parer mio, da ripetere…

Meno riuscito, data la scarsa partecipazione del pubblico, invece l’altrettanto importante Convegno promosso dal Senatore Valerio Carrara, Sindaco di Oltre il Colle, Gli organizzatori ed i promotori però non se ne devono fare un cruccio. Come sempre, onore al merito: organizzare il Convegno è stato un dei tanti sforzi fatti dalla Norelli per rendere la Valli Revival più aperta ed appetitosa.
Nessuno luogo né occasione potevano essere più adatti; ma anche meno adatti. Purtroppo il pubblico è convenuto ad Oltre il Colle per vedere, per sentire i motori, per annusare gli odori e non per chiudersi in una sala ad ascoltare. Anche se l’argomento riguardava tutti noi, appassionati, piloti e collezionisti, hanno avuto il sopravvento il sole, la curiosità e il fascino del Parco Chiuso.
In anni di ecologia al limite del selvaggio questa iniziativa merita molta più attenzione di quella ricevuta e noi tutti facciamo il tifo perché abbia il meritato successo, scusandoci ancora per aver preferito, almeno in questa occasione, ammirare le “nostre” moto.

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