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Rumi (1951 – 1958)
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1953 - Nel 1953 venne presentata la variante stradale spinta, del modello Sport, denominata Bicarburatore SS, proposta nella duplice versione “normale”, con due carburatori Dellorto da 18 mm e, nella versione “amatore” con due carburatori Dellorto da 22 mm.
Anche in questa seconda versione il telaio è semirigido con solo un modesto molleggio sul posteriore cosidetto “a ruota guidata con molle antagoniste”, ma tutte le migliorie interne al motore vennero trasferite anche in una nuova e seconda versione del modello Regolarità;
a differenza della versione stradale quella da regolarità aveva un solo carburatore Dell’Orto da 22 mm e un cambio con i rapporti più corti.
Anche grazie a queste innovazioni, la Rumi 125 di Miro Riva arrivò a zero penalità e fece sua anche la 6° edizione della Valli, ex aequo con due piloti di grande valore, ma in sella a moto di maggior cilindrata come Dietrichs Serafini (Motom 160) e Guido Benzoni (MV 150).
Altre due Rumi 125 nei primi posti della classifica, Angelo Troisi 7° e Bruno Romano 9°, coronano il risultato.
In quella stessa occasione fecero il loro debutto anche due Rumi da 200 cc, derivate dal modello stradale 200 GT GranTurismo, ma non brillarono, cogliendo solo il 12° posto con Pietro Carissoni e il 20° con Gugliemo Strada.
Il buon andamento complessivo permise alle due Squadre Rumi di classificarsi al 2° posto (Rumi A - Carissoni, Romano, Troisi) ed al 6° la Rumi B.

1954 - La serie dei successi non si arresta e anche nel 1954 ritroviamo le Rumi 125 ai vertici di tutte le classifiche nazionali.
Dopo i successi nel Trofeo, la Rumi iscrisse due squadre, di quattro piloti ciascuna, anche al neonato Campionato Italiano della Regolarità, che battagliarono l’intera stagione con le due ottime squadre ufficiali della Mi-Val.
La 7° edizione della Valli sarà appannaggio della Sterzi 160 di Carlo Blumer, ma alle sue spalle ritroviamo la Rumi 125 di Bruno Romano, ottimo secondo, seguito da Pietro Carissoni 8°, e Guglielmo Strada 17°.
Alla fine delle cinque, durissime, prove, nella classifica per Squadre d’Industria la spuntò la Mi-Val, ma le Rumi di Miro Riva, Bruno Romano, Guglielmo Strada e Pietro Carissoni conquistarono la seconda piazza, davanti alle più affermate case motociclistiche italiane.
Nella classifica individuale del Campionato Italiano di Regolarità, il migliore fu Pietro Carissoni, 6°.
Alla ISDT inglese di Llandrindod Wells,  le Rumi 125 conquistarono quattro belle medaglie d’oro, con Bruno Romano, Pietro Carissoni, Miro Riva e Dario Basso.


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