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1975 –  Dopo il positivo esordio dei due modelli da fuoristrada, in casa Fantic decisero di scendere in campo direttamente, sostenendo una propria squadra, che partecipò in forma ufficiale alle più importanti gare della stagione.
A comporre il suo primo Team furono chiamati tre giovani piloti emergenti, Natale Noseda, nella classe 50, Moreno Fossati e Gianni Guanziroli, quest’ultimo già ottimo meccanico del Reparto Corse, schierati nella classe 125.
Emblematico e, al tempo stesso, significativo il risultato della prima prova di rilievo della stagione, il 2 di marzo, la 12 Ore del Ciocco, in Toscana, una gara a coppie in linea, su di un percorso di 38 km da ripetersi 12 volte.
La coppia Guanziroli - Fossati si classificò 5°, nella classe 125, alle spalle di SWM, KTM, DKW e Puch.
Il peso e la forza delle rivali erano tali da rendere quasi impensabile l’idea di riuscire a scalare, ad uno ad uno, tutti i gradini del podio, ma sin dall’inizio, la Fantic affrontò la sfida con la giusta dose di  determinazione e coraggio, centrando l’ambizioso obiettivo, solo alcuni anni più tardi.

Nel 1975, il 125 RC aumentò la potenza a 19 cv, ma continuò ad avere il cambio a 5 marce, sempre affiancato da un cinquantino da competizione, di foggia molto simile al fratello maggiore, ma con i parafanghi in plastica bianca ed il cambio a 6 rapporti.
Il 50 RC, anch’esso motorizzato Minarelli, fu proposto nella duplice versione codice, da 1,5 cv, ed una molto più spinta, “pronto gara”.
Il cilindro (Gilardoni) di quest’ultima, aveva quattro canali di travaso anziché due, mentre il traversino alla luce di aspirazione passò da 27 a 31 mm, pur mantenendo un’eguale altezza di 11 ,6 mm.
Entrambi i cilindri erano in lega leggera, con la canna cromata.
La camera di scoppio era identica, ma il modello “codice” montava la candela col filetto corto, mentre la versione corsaiola adottava la candela col fìletto lungo.
Il pistone (Asso) del modello da gara era più corto di 3 mm nel lato aspirazione, per prolungarne la durata, da 140 a 147", era munito di una sola fascia elastica (Erre-Vis), e, grazie alla testa bombata anziché piatta, aumentava anche il rapporto dì compressione.
Anche le feritoie in corrispondenza dei travasi furono allargate e passarono da 18,5 mm a 22 mm, mentre il volano elettronico era della Dansi, tipo Dansitronic.


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