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1974 – Il processo di miglioramento fu continuo, ma la novità più importante del 1974 fu l’entrata in squadra di un grande campione bergamasco, Gino Perego.
Perego fece tutta la stagione nella classe 50, Polini si spostò nella 100cc, mentre Claudio Oriboni gareggiò nella classe 125 cc.
Tutti i modelli adottarono i nuovi ammortizzatori posteriori Marzocchi a gas; sull’avantreno della 100 di Polini, si notavano le forcelle Marzocchi da 32 mm, ed i mozzi conici Grimeca, mentre la 50 di Perego restò fedele alle Ceriani ed alla produzione di serie.
Il Campionato Italiano fu animato dal ritorno in campo della Gilera, con due eccellenti piloti, Gagni e Brissoni schierati nella classe cadetta, i due uomini da battere cui Gino Perego seppe tenere testa con grande merito.
L’esito finale, nettamente a favore di Gino Perego, fu stravolto a causa di un opinabilissimo regolamento, che escluse dalla classifica l’alfiere delle Ancillotti.
Il Campionato Italiano, infatti, inizialmente programmato sulla lunghezza di quattro prove di due giorni ciascuna, si ridusse a tre, dopo l’annullamento della prima prova di Firenze, il 23 e 24 marzo.

Gino Perego  disertò la seconda prova, Treviso, il 6 e 7 aprile, a causa di un infortunio, ma partecipò e vinse le ultime due prove, Tignale (BS, 25 e 26 maggio), e Bologna, (13 e 14 luglio).
Se Perego si fosse iscritto anche alla prima prova ed avesse percorso solo i primi 100 metri, non avrebbe avuto rivali, poichè il regolamento prevedeva di considerare solo le due prove migliori, e si sarebbe confermato Campione Italiano a pieno titolo.
Gino Perego, invece,  fu escluso dalla classifica finale, poiché il regolamento prevedeva l’obbligo di un minimo di tre prove, e, alla fine, la spuntò Gagni e la sua Gilera, ma non mancarono certo le polemiche.
In ogni caso, il buon nome della casa toscana restò sulla bocca di tutti, ed anche alla Valli Bergamasche (Bratto,  1/2 giugno), le Ancillotti fecero registrare delle buone prestazioni, pur se insufficienti ad insidiare le prime in classifica.
A conclusione della prova  Perego si piazzò 6° della classe 50, Polini 7° della classe 100, ed Oriboni 10°, della classe 125.
Gino Perego e Piero Polini si presentarono anche alla Sei Giorni di Camerino (9/14 settembre).
A conferma del grande prestigio di cui godeva l’intera squadra, a Gino Perego ed alla sua Ancillotti fu assegnato il numero 1, e con esso l’onore di dare il via alla manifestazione.
Entrambi i piloti bergamaschi furono costretti al ritiro, Perego per un guasto meccanico e Polini per la frattura del ginocchio, in seguito ad una brutta caduta.




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