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1969 – Dopo un esordio così brillante, nel 1969, le Ancillotti consolidarono le posizioni e migliorarono le prestazioni dei modelli di punta, proponendo, per entrambe le cilindrate, una 2° Serie.
Il 50 fu migliorato nel telaio, con gli attacchi delle pedane ulteriormente rinforzati, lo sterzo montato su rulli conici ed il forcellone posteriore montato su silent block.
Esteticamente si notava il parafango anteriore montato alto ed il filtro aria Dell’Orto F30.
Il motore poteva contare su 5,8 cv a 9000 g/m, effettivi.

Quanto al 100cc, la nuova serie era più potente (11 cv a 9000 g/m), con ruote più grandi (2,75 x 21 davanti e 3,50 per 18 dietro), un nuovo e più capiente serbatoio, le forcelle Ceriani di maggiore escursione, il forcellone posteriore più lungo e più largo onde poter accogliere la ruota da 3,50 x 18, lo sterzo montato su rulli conici anziché su semplici cuscinetti, ed il telaio rinforzato in alcuni punti critici.
La versione di punta, denominata “Regoralità Special”, era dotata di gonfleur e relativi attacchi, comandi Magura, tabelle portanumero, borsetta porta attrezzi in cuoio, doppi cavi e delle protezioni in gomma fra il carburatore e la ruota posteriore.
Come per il 50, la trasformazione fu profonda e proficua, ed anche questa nuova Ancillotti aveva le carte in regola per correre e vincere.
Entrambi i modelli, infatti, ottennero dei risultati importanti, dimostrandosi all’altezza dei più titolati marchi dell’epoca.

In occasione della prova di Campionato Italiano a Figline Valdarno, il fiorentino Paolo Corona, conquistò la prima piazza della classe 50, mentre le tre finali di Trofeo FMI videro le Beta -Ancillotti protagoniste a pieno titolo, combattere testa a testa, con le potentissime Hercules.
A Piacenza, il toscano Roberto Rogai, su Beta-Ancillotti 100, fu l’unico a tagliare il traguardo a zero penalità.
Alla seconda finale di Trofeo che si disputò a Firenze, le Beta-Ancillotti 50 cc di Paolo Corona e G. Pagano furono le uniche non tedesche ad entrare in classifica, mentre nella classe 100, Roberto Rogai arrivò secondo alle spalle della Morini di Fausto Oldrati.
Nella terza ed ultima prova di Costa Volpino - BG, il duello per la classe 100 si concluse a favore di Fausto Oldrati, ma un incidente in allenamento procurò a Rogai diversi punti di sutura al ginocchio sinistro e ci negò la possibilità di valutare esattamente l’effettiva competitività della sua moto.
In compenso Paolo Corona, nella classe 50, con la sua piccola Beta-Ancillotti arrivò primo davanti a sei Hercules.
Anche nel ’69 l’Ancillotti si aggiudicò il Campionato Toscano di Regolarità sia nella classe 50 che nella 100, nonché il Campionato Regionale di Cross, sia nella classe da 60 cc che in quella da 125 cc.


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