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1970 – A cavallo fra il 1969 ed il 1971 le moto ufficiali subirono alcune modifiche estetiche, particolarmente evidenti sull’anteriore.
Nel 1969 fecero il loro esordio i primi parafanghi alti, estesi a tutti i modelli nel 1970; successivamente, nel 1971, furono eliminati i classici soffietti in gomma nera, posti a protezione degli steli delle forcelle.
Sempre negli stessi anni si notano differenti leve d’accensione.
Alle prime, lunghe e rigide, con lo snodo sul perno, che su alcune moto ufficiali era protetto da un cappuccio in vinilpelle nera, si affiancarono nuovi modelli, con lo snodo sulla parte finale della leva.
Nel 1970, con il passaggio di Erwin Schmider alla Zündapp, si interruppe la collaborazione con la Nekermann.

Il Campionato Europeo, articolato su sette prove, si concluse ancora una volta con la conquista di due classi: la 250, con Frantisek Mrazek e la 350 con Kvetoslav Masita.
Le Jawa dominarono la scena, cogliendo una lunga serie di successi, come alla Valli Bergamasche di Lovere  (28/29 giugno), dove Frantisek Mrazek vinse la classe 250, Zdenek Cespiva vinse la classe 350 e Josef Foitik arrivò secondo nella classe oltre 350.
Fine stagione trionfale, alla Sei Giorni spagnola di san Lorenzo Escorial (5/10 ottobre), con la schiacciante vittoria delle moto cecoslovacche che conquistarono sia il Trofeo che il Vaso d’Argento.
I sei piloti che si affermarono nel Trofeo, Josef Fojtík, Jaroslav Bříza, Kvetoslav Masita,  Zdeněk Češpiva, Petr Čemus e František Mrázek, ottennero anche ottimi piazzamenti individuali.
Cemus vinse la classe 175 cc, Mrazek la classe 250, Masita la classe 350 e Briza la classe 500.
Nel 1970, ad abundantia, Roberto Azzalin partecipò al Campionato Italiano con una “vecchia” Jawa a banana e conquistò la classe 250.
L’esperienza venne replicata anche nel 1971, senza però ottenere un analogo risultato.


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