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Beta (1967 – 1986)
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1978 – Poche e marginali le modifiche dei modelli in produzione rispetto all’anno precedente.
I parafanghi in plastica bianchi cambiano colore e diventano rossi, tinta che si estenderà anche ai serbatoi, sul finire della stagione e per tutto l’anno successivo quando l’intera moto sarà del medesimo colore rosso vivo.
Verso la fine dell’anno, in occasione del Motor Show di Bologna fanno il loro esordio le nuove Beta GS 350 e GS 420.
La motorizzazione e l’impianto generale sono di stretta derivazione crossistica; belle e potenti sono rifinite con grande cura e si collocano immediatamente al top della loro gamma.

1979 – Otto anni dopo il suo timido ingresso nel mondo dell’enduro, la parabola della Beta dimostra una crescita costante, mantenendo sempre elevati livelli qualitativi.
Le nuove Beta GS 350 e GS 420 sono macchine da corsa sofisticate e potenti, tra loro diverse solo per l’alesaggio, rispettivamente 74 e 80 mm.
Motore monocilindrico a due tempi con distribuzione regolata con valvola a lamelle, pistone Mahle piatto a quattro travasi più uno, corsa 81 mm, cilindro in lega leggera incamiciato in ghisa ed esternamente caratterizzato da una nicchia verticale nelle alette, completato da una bella testa a ventaglio, naturalmente in alluminio.
Carburatore Dellorto PHM 38, cambio in blocco a sei rapporti, accensione elettronica Motoplat.
Il telaio al cromomolibdeno conferma la scelta del monoculla sdoppiato sotto i carter ed è privo di montanti centrali; ricalca esattamente quelli della versione cross e conferma la propensione corsaiola dei mezzi.
Classico il forcellone tubolare che lavora su gabbie a rulli a tenuta stagna, impreziosito da un tecnologico ancoraggio in lega leggera del mozzo posteriore conico Grimeca da 160 mm e carter paracatena in plastica.
Ammortizzatori posteriori Corte & Cosso con serbatoi separati e cinque differenti possibilità di carico; escursione utile 140 mm.
Forcelle Marzocchi PC 35, con la piastra inferiore ad “ali di gabbiano” per ottenere il massimo dei 250 mm di escursione a disposizione; i lunghi steli sono protetti da pratici soffietti in gomma.
Mozzo anteriore conico Grimeca, leve Tommaselli e comando gas della svedese Eksjo.

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