1976
2° tipo; Portal 125 V7; telaio a traliccio in tubi dacciaio a vista, cromato con motore Sachs 7 marce, montato a sbalzo.
Lesperienza maturata direttamente sul campo mise le ali allintera equipe che, archiviato il Campionato 1975, si mise immediatamente allopera per realizzare qualcosa di effettivamente innovativo, per alcuni aspetti addirittura rivoluzionario.
Linesauribile voglia di progredire dei fratelli Portal partorì una moto modernissima con un telaio a traliccio in tubi dacciaio a vista e motore, il nuovissimo Sachs 7V, sospeso a sbalzo, del tutto inediti nel panorama mondiale dellenduro.
Questo schema progettuale caratterizzò le Portal sino alla fine della produzione.
Il telaio, anche in questo caso cromato, è frutto dellingegno creativo dei due fratelli e si fonda sul principio che per ottenere il massimo della rigidità si deve collegare quanto più direttamente possibile la pipa di sterzo con lasse del braccio oscillante posteriore.
Al fine di raggiungere il massimo dellaffidabilità venne realizzato da unofficina specializzata di Montauban.
E dotato di un forcellone posteriore molto lungo che permette di meglio sfruttare gli ottimi De Carbon a gas; lescursione è talmente ampia da richiedere un efficiente tendicatena, proprio dietro allasse del forcellone stesso.
Sullanteriore fanno bella mostra di se le nuove forcelle Marzocchi da 34 mm, con unescursione di 200 mm; i cerchi sono in acciaio.
Come di consueto, sempre sullo stesso telaio venne approntata la versione da cross da 250cc
Con loccasione vennero anche sperimentati due potenti motori CZ, tipo Falta, rispettivamente da 250 e 360 cc. Liniziativa si dimostrò più che valida, ma i noti problemi di comunicazione con i paesi doltre cortina impedirono che il progetto si sviluppasse.
Limpossibilità di garantire la continuità negli approvvigionamenti di motori e ricambi, spinse i Portal a cercare altrove la soluzione ai loro problemi.
Il 1976 fu senzaltro un anno da dimenticare per quanto attiene i motori.
A parte il problema CZ, tutto sommato marginale, furono i nuovissimi 7 marce della Sachs a non volerne sapere di andare; se il modello da 125 non riusciva a reggere il confronto con le nuove KTM, la miglior efficienza del 175 non poteva vantare grandi ambizioni, costretto a confrontarsi nella classe superiore con le 250 vere.
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